Abbiamo raggiunto telefonicamente Marco Velo, ct delle prove a cronometro delle Nazionali di ciclismo. Lombardo classe 1974, Velo è stato professionista di lungo corso dal 1996 al 2010 – quando ha chiuso la carriera con il Giro di Lombardia – e fidato gregario di Marco Pantani. Il suo palmarès vanta undici successi, oltre ad importanti piazzamenti. Insieme a Marco abbiamo fatto il punto della situazione sulle cronometro, settore in cui la nostra Nazionale continua ad eccellere.
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Vedremo Filippo Ganna agli Europei di Monaco nella prova contro il tempo?
“No, Filippo non la farà”.
Ad oggi Filippo è sembrato leggermente più sottotono rispetto all’anno scorso.
“Le prestazioni che ha fatto al Tour sono in linea con lo scorso anno, non ha corso male e non ha fatto delle brutte cronometro. I corridori che sono arrivati davanti a lui nella prova contro il tempo è gente che ha fatto la crono di altissimo livello, non è Pippo che è andato piano, sono agli altri che sono andati davvero forte. Io non sono assolutamente preoccupato, ai Mondiali può fare bene. Anche lo scorso anno, quando a Trento ha chiuso in seconda posizione, ci sono state molte critiche e poi ha vinto il Mondiale, quindi confido molto lui”.
Chi farà la cronometro degli Europei di Monaco di Baviera?
“Mattia Cattaneo e Matteo Sobrero”.
Come sarà il percorso?
“24 chilometri non duri e all’inizio – dopo 300 metri – ci sono 500-600 metri di strada in leggera salita al 4-5%, poi è tutta vallonata. E’ una crono da specialisti e noi andremo con due ottimi corridori che hanno fatto delle ottime prove a cronometro. Sono 24 chilometri abbastanza veloci e quindi bisognerà spingere, è un percorso da cronoman puri. Gli Europei coincidono con la Vuelta e quindi non abbiamo potuto schierare Edoardo Affini”.
Come sarà invece il percorso della prova contro il tempo dei Mondiali? E’ adatto a Ganna secondo te?
“E’ un percorso adatto a Filippo, non è durissimo. Non è un percorso piatto, ma assolutamente nelle corde di Ganna. Il percorso è ondulato e Pippo ha vinto su percorsi anche più duri”.
In questo momento la cronometro è il settore su strada dove l’Italia eccelle…
“Speriamo che continui così. Un po’ di medaglie le abbiamo prese, continueremo sicuramente a fare bene. La strada è quella giusta”.
Jonathan Milan puó diventare un grande cronoman o è più velocista?
“Non saprei, adesso come adesso sta crescendo bene. L’ho osservato al Giro di Polonia ed è sulla strada giusta per diventare un ottimo velocista, mi ricorda corridori come Alessandro Petacchi. Sulla cronometro, sulla lunga distanza, deve ancora lavorare ancora molto. E’ un ragazzo che è ancora tutto da scoprire, molto giovane. Tutti ci aspettiamo tanto da lui”.
Su un percorso piatto, Ganna è superiore a Van Aert a cronometro? E su uno mosso?
“Io Ganna lo vedo sempre superiore a Van Aert, ma in questo momento Wout è in una condizione stratosferica. Sicuramente Pippo al top della forma ha un qualcosa in più rispetto a Van Aert. Dalle informazioni che ho Wout van Aert non dovrebbe fare il Mondiale a cronometro (forfait confermato, ndr) per concentrarsi sulla prova su strada e quindi a maggior ragione tenteremo di vincere per la terza volta la maglia iridata, dopo Imola e Bruges”.
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