Prima mattinata dei Mondiali di ciclismo su pista con il fiato sospesissimo per l’Italia. L’inseguimento a squadre di Filippo Ganna, Jonathan Milan, Simone Consonni e Francesco Lamon rimane in corsa per le medaglie al termine di una prova per nulla convincente, chiusa con il terzo posto.
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Scesi nel velodromo per penultimi, i quattro azzurri non sembrano avere la solita andatura fluida, sembrano quasi andare con il freno a mano tirato, con il quartetto che si ritrova addirittura sesto virtuale all’ultimo chilometro. Ma poi ci si è messo Filippo Ganna, che ha dato su una trenata delle sue. Con un paio di giri paurosi, ha permesso agli azzurri una chiusura in 3.50.408 che vale il terzo posto parziale.
C’è solo la Gran Bretagna di Daniel Bigham, Charlie Tanfield, Oliver Wood ed Ethan Vernon, un quartetto che può dire la sua per le medaglie nonostante l’assenza di Ethan Hayter e capace di fare meglio degli azzurri. Ed è così per quasi quattro chilometri, fino ad una caduta paurosa di Tanfield all’ultima curva: sono minuti di tensione, fino al momento in cui il pistard del team Saint Piran si rialza. Ma, poiché era il terzo ed ultimo vagone del suo gruppetto, la Gran Bretagna non va a registrare addirittura il tempo.
L’Italia è dunque terza nonostante una prova poco brillante e si incrocerà con la Nuova Zelanda, seconda in 3.49.113, in semifinale. Miglior crono della Danimarca, che ha distanziato tutti in 3.46.816, contro di lei l’Australia, quarta con soli otto centesimi di ritardo rispetto agli azzurri (3.50.488).
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