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Ciclisti sotto copertura per combattere il doping
photo @Bettiniphoto.net

Ciclisti sotto copertura per combattere il doping


La World Anti-Doping Agency (WADA) sostiene che l’agenzia statunitense USADA abbia utilizzatodeterminate tattiche per catturare i trasgressori del doping sfruttando alcuni ciclisti pentiti.

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Questi atleti, tra il 2011 e il 2014, sono stati colti in flagrante mentre violavano le regole sul doping, ma sono stati lasciati liberi di continuare a gareggiare. In cambio della loro collaborazione, sono stati autorizzati a rimanere in gara, senza alcuna accusa ufficiale, per fornire informazioni su altri trasgressori.

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L’USADA ha dichiarato a Reuters che questa tattica era necessaria e legittima, e intende continuare ad utilizzarla per combattere il doping. Al contrario, la WADA sostiene che questa prassi sia contraria al suo codice, poiché gli atleti trasgressori non dovrebbero gareggiare senza prima essere sanzionati.

Come precedentemente riportato da cyclinguptodate.com, secondo la WADA, ci sono almeno tre casi di atleti che hanno violato gravemente le regole anti-doping, ma sono rimasti in gruppo. Questi atleti sono stati autorizzati a farlo per anni mentre agivano come agenti sotto copertura per USADA, senza che WADA ne fosse informata. La WADA ha dichiarato che non esiste alcuna regola che consenta tale pratica. Gli atleti coinvolti si sono ritirati, ma WADA ha scelto di non rivelarne i nomi per motivi di sicurezza, temendo ritorsioni.

La dichiarazione di WADA è stata rilasciata dopo che Reuters ha chiesto informazioni riguardo a questa prassi, in seguito a speculazioni sui social media. L’USADA ha difeso la sua decisione di permettere agli atleti di violare le regole per agire come informatori sotto copertura. In un caso specifico, tale assistenza ha fornito informazioni a un’indagine delle forze dell’ordine federali su un traffico umano e di droghe.

Travis Tygart, CEO di USADA, ha affermato che si tratta di un modo efficace per affrontare problemi più ampi e sistemici. Nonostante le varie reazioni sui social media, Tygart è convinto che utilizzare questi atleti  per smascherare trasgressori più famosi sia giusto. Inoltre, questo approccio permette di raccogliere informazioni su criminali organizzati coinvolti nel doping e nel traffico di sostanze.

La questione solleva interrogativi etici riguardo all’equità nelle competizioni e alla protezione degli atleti onesti. È fondamentale che le agenzie anti-doping collaborino per garantire che le regole siano rispettate e che il doping venga combattuto in modo efficace. Il dibattito tra USADA e WADA continuerà a sollevare preoccupazioni e discussioni nel mondo dello sport e oltre.

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A cura della redazione di Inbici News24
Copyright © Riproduzione Riservata Inbici Media Group

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