La Jumbo-Visma è la squadra più forte del Tour de France e il suo alfiere Primoz Roglic veste con merito la maglia gialla di leader della classifica generale, ma il corridore più forte in gruppo – almeno per adesso – è l’altro sloveno, Tadej Pogacar.
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So che può essere strano dire una cosa del genere al termine di una tappa dominata in lungo e in largo dalla squadra della maglia gialla, ma le cose stanno così. Non voglio assolutamente sminuire il lavoro della Jumbo-Visma, tutt’altro: ma se oggi Roglic veste la maglia più importante del Tour è soprattutto per merito della squadra, perché a livello individuale ci ha fatto vedere solo la vittoria di Orcières-Merlette, anche lì trascinato dalla potenza dei suoi compagni di squadra.
Diverso il discorso che riguarda Tadej Pogacar, che tutto solo cerca di contrastare un autentico squadrone. Oggi, nell’arrivo in salta al Grand Colombier, il corridore della UAE Team Emirates ha potuto contare esclusivamente su David De La Cruz, unico baluardo contro lo strapotere della Jumbo-Visma. Rimanere incollato alla ruota del trenino giallo è sinonimo di grande forza espressa dal corridore sloveno, che oggi, all’età di 21 anni, può già vantare due vittorie al Tour de France.
Negli anni passati abbiamo visto diverse volte Roglic correre solo contro gli avversari: ci ricordiamo bene del Giro d’Italia, dove le cose sono andate bene fino a un certo punto, e alla Vuelta, dove invece le cose sono andate benissimo. Anche oggi, nel duello diretto con Pogacar, la maglia gialla ha dovuto cedere qualcosa, e non è detto che Roglic possa essere il favorito numero uno tra una settimana, quando il Tour affronterà la cronoscalata a La Planche des Belles Filles, in quanto dobbiamo ricordare che il campione nazionale a cronometro è Pogacar, che ha battuto proprio il capitano della Jumbo-Visma.
Il trenino giallo della Jumbo-Visma è però davvero troppo perfetto per pensare, almeno ad oggi, che possa cedere. Ci aspetta una terza settimana con i nervi tesi: saranno pochi, piccoli particolari a fare la differenza tra i due sloveni che stanno dominando il Tour. E mentre loro studiano la strategia perfetta per vincere, gli avversari naufragano: Rigoberto Uran, che è terzo in classifica, deve pagare già 1’34” dalla maglia gialla. Un distacco già molto importante.