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Dall’Olanda dure accuse di doping contro Pogacar


Il noto analista e commentatore di calcio olandese Jack van Gelder ha lanciato gravi accuse di doping nei confronti di Tadej Pogacar, il corridore sloveno attualmente in maglia gialla al Tour de France. Durante una discussione sulle prestazioni dell’atleta, van Gelder ha espresso un completo scetticismo riguardo ai risultati ottenuti da Pogacar, affermando che non può essere credibile che i ciclisti continuino a migliorare le loro prestazioni in modo così evidente.

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Quando gli è stato chiesto se credesse nelle attuali performance di Pogacar, van Gelder ha risposto con fermezza: “Naturalmente no. Continuano a trovare nuove cose. Non può essere che continuino a correre più veloci e a performare meglio. Semplicemente non è possibile. Ci sono limiti nel corpo umano. A un certo punto, non è più in grado di fare ciò che vorremmo fosse in grado di fare in linea di principio. Deve essere più veloce, più alto e migliore e a un certo punto sei limitato.” Ha poi aggiunto: “Pogacar apparentemente non ha questa limitazione: sale quattro minuti più veloce di chiunque nella storia abbia mai fatto.”

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Come precedentemente menzionato da cyclinguptodate.com, Van Gelder ha citato il tempo di Pogacar sul Plateau de Beille, affermando che ha scalato la montagna in 3:44 minuti più veloce di Marco Pantani nel 1998. Tuttavia, questa affermazione si basa su un dato errato, poiché il corridore sloveno ha effettivamente scalato solo 1:08 minuti più veloce rispetto al suo rivale Jonas Vingegaard. Nonostante ciò, van Gelder ha continuato a esprimere la sua convinzione che, alla fine, la vittoria di Pogacar sarà annullata, come è accaduto a molti ciclisti nei primi anni 2000. Ha dichiarato: “Potrebbe essere possibile con sostanze proprie del corpo o altro. Ma le cose accadono… tra qualche anno sentirete chi ha realmente vinto.”

Le parole di van Gelder hanno attirato l’attenzione del mondo del ciclismo, e il giornalista olandese Thijs Zonneveld ha prontamente risposto alle sue affermazioni. Zonneveld ha commentato sarcasticamente: “Ah, Jack van Gelder ora è anche uno specialista medico che conosce esattamente i limiti del corpo umano. Magari la prossima volta potrebbe spiegare come sia possibile che i calciatori corrano il doppio dei chilometri rispetto agli anni ’70. O perché sprintano così tanto più velocemente rispetto a dieci anni fa. Non si tratta di quello che credi, non è una religione. Devi provare, sostenere e indagare prima di lanciare queste affermazioni.”

Questa controversia mette in luce le tensioni e le opinioni contrastanti che circondano le prestazioni nel ciclismo moderno, evidenziando la necessità di un dibattito informato e basato su fatti concreti.

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A cura della redazione di Inbici News24
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9 Commenti

  1. X andare forti nella prestazioni di durata bisogna essere di sul filo del rasoio tra magrezza e anoressia.
    Bisogna sapersi allenarsi sul filo della soglia anaerobica/ aerobica con meno tempo possibibile tra ogni ripetuta.

    La Gara che farai diventera solo un altro allenamento.
    Dopo fine Gara dire ho le gambe pesanti vuol dire che Hai sbagliato tutto o non sei adatto a correre.

  2. Persone come questo devono essere querelate x calunnia(in Italia è il reato più grave dopo l’omicidio) e interdette a vita da ogni incarico sportivo di qualsiasi genere.
    Se ha delle prove inconfutabili allora può parlare, al contrario deve collegare il cervello alla bocca prima di parlare.
    Questo vale per chiunque a prescindere dal tipo di sport.
    Infangare qualcuno, nello specifico un atleta gratuitamente, è semplicemente ignobile.
    Persone così mi fanno schifo e spero che legalmente la paghi

  3. Ho appena scritto a un amico – che è stato medico di un vincitore del Giro d’Italia e anche molto impegnato nella lotta contro il doping – chiedendogli se secondo lui Pogačar è pulito. Risposta testuale: “Secondo me sì. Perché altrimenti correrebbe senza strafare”. Personalmente condivido. Certo, metodiche di allenamento, trattamenti, materiali ecc. sono oggetto di attenzioni pazzesche ma non credo che siamo in presenza di un lurido truffatore come il texano.

  4. Francesco Mantini

    Sempre a parlare del Doping , ma chi ne è convinto si adoperi per riuscire a scoprire come evidenziarlo nelle varie analisi che vengono fatte ai ciclisti a fine gara. Altrimenti e’ molto meglio tacere

  5. Antonello Masciadri

    Senza prove, tutti puliti

  6. Mi domando come un commentatore e analista di calcio possa rilasciare certe dichiarazioni (è per caso un medico) a me risulta di no……dovrebbe pensare di più ai calciatori, che entrano in campo a suon di miliardi, corrono a volte senza neanche sapere cosa fare, è per un piccolo pestone o, una spallata insignificante, rimangono a terra 5 minuti. I ciclisti quando cadono, a volte si fanno male, si rialzato e in 2/3 minuti sono di nuovo in sella. Lasci fare chi ha il compito di controllare e, lei rimanga cortesemente nelle vesti di spettatore, il premio finale qualora non lo sapesse è di 500 mila euro, più o meno l’ ingaggio di un calciatore di serie B in una squadra senza nessuna ambizione…….mediti prima di sparare cazz.te, fino a prova contraria Pogajar per adesso è il più forte.
    P.S ma nel calcio quanti controlli antidoping vengono fatti? Complimenti per i campioni che hanno partecipato al campionato europeo…Donnarumma escluso.

  7. Clerici Bruno Domenico

    Certo che gli olandesi che in passato abbastanza recente, era all’avanguardia nel doping, diano del dopato a Pogacar fa solo ridere, vingegaard lo scorso anno ha vinto una crono dando dei distacchi notevoli a Pogacar.
    Ha dimenticavo, il danese oltre ad essere connazionale di un certo Bjarne Riis, corre in una squadra olandese.

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