Splendido successo di Alejandro Valverde nella sesta tappa del al Giro del Delfinato 2021.
Il 41enne spagnolo si è aggiudicato la prima delle tre decisive tappe di montagna al Criterium du Dauphiné (Loriol-sur-Drome – Le-Sappey-en-Chartreuse, 167 km), superando in volata il vincitore del Giro d’Italia 2020 Tao Geoghegan Hart (Ineos-Grenadiers) e l’austriaco Patrick Konrad (Bora – Hansgröhe). Alexey Lutsenko sfila la Maglia Gialla a Lukas Pöstlberger ed è il nuovo leader in Classifica Generale.
Prima parte di tappa relativamente pianeggiante e molto veloce, con la media oraria delle prime due ore di corsa schizzata ad oltre 50 km/h, prima delle salite che hanno contraddistinto la fase finale. Sul Col de Porte c’è l’allungo di Lawson Craddock, facente parte della fuga della prima ora, il quale scollina con pochi secondi di vantaggio nei confronti di Matthew Holmes, che indossa la Maglia a Pois di miglior scalatore. Alle loro spalle Movistar e Astana – Premier Tech sono le squadre più attive per i propri capitani e il forcing fa perdere terreno a Lukas Pöstlberger, che dice addio al simbolo del primato indossato per tre giorni.
Sull’erta conclusiva Craddock verrà ripreso, ed iniziano a muoversi i big, prima con Louis Meintjes e poi ci pensa Miguel Angel Lopez. Il colombiano è tallonato dagli Ineos-Grenadiers, in particolare Tao Geoghegan Hart e Geraint Thomas, e dai Jumbo – Visma con Sepp Kuss e Steven Kruijswijk. Si arriva alla volata, in cui parte prima il Re del Giro 2020, ma il suo sprint è troppo lungo e gli arriva a ruota Valverde che non ha difficoltà a superarlo e va a prendersi il secondo successo stagionale dopo quello al GP Miguel Indurain.
La classifica vede ora Lutsenko al comando con 8” sul compagno di squadra Ion Izagirre e 12” su Wilco Kelderman, ma domani si inizia a salire in alta montagna con il tappone di La Plagne. C’è da scalare il Col du Pré (Hors Categorie), la Cormet de Roselend (2° Categoria) e l’erta di 17 km che porta agli oltre 2000 metri dell’arrivo.
a cura di Andrea Giorgini Copyright © Inbici Magazine ©Riproduzione Riservata