Elia Viviani scende dalla bici per aiutare le nuove generazioni in pista?

Elia Viviani, fresco medagliato d’argento ai mondiali, potrebbe affrontare un cambiamento significativo nella sua carriera. Con il contratto in scadenza con la Ineos Grenadiers, la situazione si complica. Viviani, classe 1989, ha dimostrato di essere un atleta di grande talento, ma la sua recente stagione su strada è stata difficile.

Elia ha brillato in pista, conquistando la sua terza medaglia olimpica consecutiva. L’argento nella madison, ottenuto insieme a Simone Consonni, ha confermato il suo status di campione. Inoltre, il secondo posto nella corsa a eliminazione ai mondiali di Ballerup ha segnato un altro traguardo importante per Viviani.

Fino ad ora, le aspettative erano che il 35enne continuasse a competere su strada, puntando a un nuovo successo al Giro d’Italia. La sua ultima vittoria risale al 2018, anno in cui ha trionfato in maglia Quick-Step Floors. Tuttavia, l’ipotesi di un cambio di rotta si fa sempre più concreta, soprattutto in vista di un possibile ruolo nella federazione ciclistica.

Secondo il giornalista Beppe Conti, Viviani sarebbe in trattativa con la federazione per affiancare Marco Villa in preparazione dei Giochi di Los Angeles 2028. Questa opportunità potrebbe offrire un nuovo inizio, ma è legata alla riconferma di Cordiano Dagnoni alla presidenza della Federazione Ciclistica Italiana.

Le elezioni per la federazione sono previste per gennaio, ma è incerto se Viviani possa attendere così a lungo. Rimanere in bilico fino a quel momento potrebbe rivelarsi rischioso. L’atleta ha costruito una carriera impressionante, accumulando 89 vittorie, e rappresenta un patrimonio per il ciclismo italiano.

Supportare la nuova generazione di ciclisti potrebbe essere un obiettivo importante per Viviani, contribuendo alla crescita di giovani talenti. La sua esperienza e il suo palmarès lo renderebbero un elemento prezioso per il futuro del ciclismo italiano.

Le decisioni che prenderà nei prossimi mesi potrebbero avere un impatto significativo sulla sua carriera e sul ciclismo italiano.

 

A cura della redazione di Inbici News24
Copyright © Riproduzione Riservata Inbici Media Group