È normale, visti gli ultimi risultati, che ci si attendeva molto di più. Una compagine che può vantare nel 2021 il titolo olimpico e quello mondiale deve puntare sempre in alto, ma ci sono ovviamente delle considerazioni da fare.
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L’Italia dell’inseguimento a squadre maschile non si è rivelata all’altezza della situazione agli Europei di ciclismo su pista in quel di Monaco di Baviera. Gli azzurri, con il quartetto formato da Francesco Lamon, Davide Plebani, Manlio Moro e Liam Bertazzo, non avevano convinto nella fase preliminare, per poi arrendersi alla Danimarca nel primo turno salutando la zona medaglie.
La formazione però era molto rimaneggiata rispetto a quella di Tokyo o quella di Roubaix. L’assenza, su tutti, di Filippo Ganna, vera e propria stella della disciplina, si fa sentire, in più sono mancati al trenino anche due vagoni del calibro di Jonathan Milan e Simone Consonni.
Marco Villa ed il suo staff non saranno assolutamente preoccupati: scelte tecniche quelle fatte per questa manifestazione continentale, visto anche il periodo (combacia con diverse corse su strada, tra le quali anche l’Europeo in linea ed anticipa Vuelta e Mondiali). L’obiettivo sarà spostato più avanti: a metà ottobre in programma la manifestazione iridata a Saint-Quentin-en-Yvelines, in Francia, e lì non si potrà sbagliare.
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