Tre dei cosiddetti “big four” del Tour hanno distanziato Primož Roglič (Red Bull-Bora-Hansgrohe) dopo che Evenepoel ha acceso la gara sulla salita della Côte de Chacenay a circa 78 km dalla fine. Il belga era inizialmente solo in testa entrando nel settore 11. Pogačar (UAE Team Emirates) ha poi attaccato ed è stato seguito da Vingegaard, con il primo che ha fatto tutto il lavoro per raggiungere Evenepoel.
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Vingegaard ha ignorato le esortazioni a passare in testa, con gli altri due corridori che spingevano avanti e portavano il trio alla fuga del giorno. Roglič era a 23 secondi a quel punto e sembrava destinato a perdere ancora più tempo di quanto già aveva, ma nonostante questo vantaggio tattico, Vingegaard ha nuovamente ignorato le richieste di lavorare. Il trio alla fine si è fermato a 71,4 km dalla fine ed è tornato al gruppo degli inseguitori.
Evenepoel è stato visto scuotere ripetutamente la testa da un lato all’altro e ha articolato la sua frustrazione dopo la tappa.
“Il mio attacco è stato istintivo. A volte devi correre con ‘grandi palle’, come ha detto una volta Tom Boonen,” ha dichiarato il corridore della Soudal Quick-Step, secondo Sporza. “Penso che fosse un buon momento, ma devi anche accettare le tattiche di gara. Abbiamo preso immediatamente 30-40 secondi, ma purtroppo il progresso si è fermato. Era un momento in cui la gara poteva essere decisa.”
“Capisco che Tadej Pogačar fosse un po’ infastidito. Se avessimo corso a tutta velocità con quel gruppo, la gara sarebbe stata finita. Poi avremmo finito forse 3 o 4 minuti avanti.”
Ciò avrebbe eliminato ogni speranza di vittoria per Roglič. Invece, lui e altri corridori restano in lizza.
“Dobbiamo accettare le tattiche di gara, le situazioni di gara. Ma a volte hai anche bisogno delle palle per correre. E purtroppo forse Jonas non le aveva oggi,” ha aggiunto nel video qui sotto. “È un peccato che quando eravamo in tre Jonas Vingegaard non volesse collaborare per allargare il gap,” ha continuato Evenepoel. “Avevamo la possibilità di tornare sul gruppo di testa e assicurare il podio generale, ma rispetto le tattiche della Visma, hanno scelto di giocare in difesa.”
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Arabba: La Perla delle Dolomiti per il CicloturismoA cura della redazione di Inbici News24
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