Fausto Pinarello se lo mangia con gli occhi. Quel “granatiere” alto 193 cm, tutta potenza e record.
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Per lui la Pinarello costruirà una bici speciale in occasione del prossimo Giro d’Italia: “Ho chiesto a Fausto una bici in grado di stupire. La vorrei rosa per ricordare la mia prima maglia rosa vestita lo scorso anno al Giro d’Italia – racconta Filippo Ganna in visita a Treviso alla fabbrica Pinarello per programmare il prosieguo della stagione agonistica sia su strada che su pista -. Ho chiesto di crearmi una bicicletta che non passi inosservata, un mezzo per stupire tutti”.
E’ guascone, allegro come sempre “Pippo” Ganna, il verbanese diventato ormai uomo dei record. “Un atleta, un campione un ragazzo d’oro – racconta Fausto Pinarello -. Sempre sorridente. Le sue vittorie arrivano con estrema facilità e lui ringrazia sempre tutti ed è sempre disponibile”.
La visita di Filippo Ganna nello stabilimento trevigiano è stata curata nei minimi dettagli. Al centro dell’incontro i dettagli in vista dei prossimi appuntamenti su strada dell’atleta Ineos Grenadiers e con un occhio di riguardo alla pista: “Non sarò al via sabato alle Strade Bianche – racconta il campione -. Ma scenderò direttamente alla Tirreno – Adriatico. Alla corsa a tappe che dura sei giorni cercherò di affinare la preparazione in vista del Giro d’Italia. La cronometro della Tirreno è già nel mio mirino. E poi penso alla Sanremo. Una corsa che mi piace”.
L’annata di Filippo Ganna è iniziata più che bene. Ha vinto due tappe e ovviamente la crono all’Etile de Besseges e dopo pochi giorni il piemontese, dopo aver centrato un record quasi unico nella storia del ciclismo, ovvero aver vinto tutte le crono corse negli ultimi 12 mesi. Si è aggiudicato anche quella del UAE Tour in cui ha pedalato in mezzo al deserto a 56 orari. “Dopo la Tirreno – Adriatico mi concentrerò anche negli allenamenti in pista. Intanto speriamo bene per l’annata perché con tutte queste chiusure e riaperture e restrizioni non vorrei che ci rimettesse la nostra attività agonistica, ma sono fiducioso”.
Un pensiero anche per Gianni Moscon, ex corridore della Zalf Euromobil Fior, compagno di squadra e amico da sempre: “Si è rotto il polso al Nord. Una caduta accidentale. Mi dispiace tantissimo perché era in grande forma. Avremmo lavorato per lui in corsa”.
Filippo Ganna è inoltre atteso da alcune prove di Coppa del Mondo su pista in avvicinamento alle Olimpiadi di Tokyo del prossimo luglio con la maglia della nazionale: “Con Fausto Pinarello abbiamo dato un’occhiata anche al materiale per la pista, biciclette e componentistica. E’ stato bello ritornare qui a Treviso dopo qualche tempo. Fausto mi vede in rosa e io sogno. Perché no? E’ bello sognare in grande. E qualche volta ci sono riuscito”. A Imola, lo scorso settembre, Filippo Ganna ha vinto il mondiale a cronometro su una bici Pinarello che è già passata alla storia.
a cura di Tina Ruggeri Copyright © Inbici Magazine ©Riproduzione Riservata