Poco più di un anno fa, Filippo Pozzato si gettava in una volata che probabilmente non immaginava potesse essere così lunga e faticosa. L’ex corridore veneto, attualmente di 43 anni, ha “dato vita” alla Veneto Classic, una gara apprezzata sin dalla sua nascita nel 2021. Pozzato ha manifestato l’intenzione di creare una nuova squadra ciclistica professionistica, con l’obiettivo di riportare una realtà italiana nel WorldTour.
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È passato un anno, ma il progetto non è riuscito a prendere quota. Se una nuova squadra ci sarà, di sicuro non sarà per la stagione 2025. “Il ciclismo professionistico richiede molti soldi in questo momento,” afferma Pozzato in un’intervista concessa a WielerFlits. “Mi sono seduto al tavolo con diverse grandi aziende e quando ho parlato di investimenti di 30-40 milioni di euro, la cosa si rivela troppo grande per loro.”
In un caso, Pozzato ha incontrato i rappresentanti di un’azienda per almeno sei volte. Si sono sempre dimostrati entusiasti, ma alla fine hanno deciso di investire in un altro sport. Tuttavia, Pozzato non pensa che questa sia una strada impossibile da percorrere e continua a provarci. L’ottica si è spostata sul 2026: “Ci proviamo e sappiamo che entro maggio dovremo avere almeno una struttura pronta,” afferma.
Come già evidenziato da WielerFlits, Pozzato condivide gli sforzi di questo periodo con Davide Cassani. “Se si andasse più in là, la cosa non potrebbe funzionare,” aggiunge. L’ex corridore vicentino esprime anche il suo parere sulla “crisi del ciclismo italiano”. “Il problema più grande del nostro sport in Italia sono i giochi politici all’interno della Federazione Ciclistica,” sottolinea.
Inoltre, Pozzato evidenzia un problema di mentalità. “Non siamo orientati alla modernità e il ciclismo è uno sport che richiede una visione internazionale,” spiega. “Abbiamo un approccio molto italiano, lo stesso di vent’anni fa.” Questi problemi impediscono all’Italia di avere una squadra WorldTour, fermo restando anche la difficoltà a trovare i grandi investimenti necessari.
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Cicloturismo sulla Riviera dei Fiori: Tra Mare e MontiA cura della redazione di Inbici News24
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