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Geraint Thomas: la pallottola a Trump? Al tour si vive in un mondo parallelo!


Geraint Thomas, ciclista dell’INEOS Grenadiers, ha recentemente condiviso i suoi pensieri sulla stagione intensa che ha vissuto, durante la quale ha partecipato sia al Giro d’Italia che al Tour de France. Dopo mesi di sforzi e sacrifici, ora si sente sollevato che questa lunga avventura sia finalmente giunta al termine. Con una carriera già ricca di successi, Thomas ha deciso di saltare i Giochi Olimpici, concedendosi così del tempo per altre attività e per recuperare le energie. Questo break è qualcosa che sente di aver realmente bisogno dopo un periodo così impegnativo.

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“Sono stanco, ma è una bella sensazione poter staccare un po’. Anche se è strano, perché sono stato immerso in tutto questo per così tanto tempo,” ha dichiarato nel suo podcast Geraint Thomas Cycling Club. Con un tono di leggerezza, ha aggiunto: “Negli ultimi giorni non ho fatto molto. Solo qualche barbecue, qualche drink, cose del genere. È bello uscire da quella bolla intensa del ciclismo, che è ciò che accade in un grande tour.” Qui, Thomas mette in evidenza come la vita di un ciclista professionista possa essere estremamente isolante, con ritmi e routine che lasciano poco spazio per la vita quotidiana.

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Inoltre, Thomas ha parlato della pressione psicologica e fisica che si vive durante le gare. “C’è una sorta di decompressione. Tutto ti viene fatto in un grande giro: cibo, lavatrici, ti dicono a che ora devi partire al mattino, quindi non devi pensare a nulla,” ha spiegato. Questo sistema organizzativo, sebbene utile, contribuisce a creare una distanza dalla realtà esterna. Un aspetto sorprendente della sua esperienza è stato che, mentre era immerso nella competizione, non ha nemmeno saputo che “Donald Trump è stato quasi assassinato” fino al giorno dopo. Questo evento scioccante, che avrebbe potuto dominare le notizie, è passato inosservato per Thomas, evidenziando quanto si possa essere distaccati dalla realtà esterna durante il Tour de France.

“Sei in un mondo completamente diverso, dove ogni cosa è focalizzata sulla gara,” ha concluso Thomas, sottolineando il livello di concentrazione richiesto in un evento così impegnativo. La sua esperienza mette in luce non solo le sfide fisiche del ciclismo professionistico, ma anche le difficoltà emotive e psicologiche che derivano dal vivere costantemente in una bolla competitiva. Ora, dopo aver chiuso questo capitolo, Thomas sembra pronto a godersi un po’ di normalità e a ricaricare le batterie per affrontare le sfide future.

 

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A cura della redazione di Inbici News24
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Un Commento

  1. Giuseppe Del Zotto

    Geraint Thomas: 04 bravissimo corridore e grande persona. Ammirevole in tutto.

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