Dario Cataldo, dopo esser salito sul gradino più alto del podio, racconta la sua emozionante vittoria in conferenza stampa: “All’inizio della fuga abbiamo parlato della gestione e abbiamo deciso di accelerare un po’ per far rinunciare il gruppo. Siamo stati molto attenti a gestire bene il vantaggio e abbiamo trovato un ottimo accordo. Lui durante la salita finale ha voluto fare un passo sostenuto, all’inizio lo temevo, poi ho visto che riuscivo a tenerlo bene. Nel finale ho dettato io il ritmo per evitare il ritorno del gruppo”.
“Ai piedi del Civiglio – continua Cataldo – conoscevo il distacco e sapevo quanto potevamo perdere. Ero più preoccupato al termine della discesa perché sapevo che avevamo solo 30 secondi e perché Cattaneo non mi ha dato più un cambio. Ai mille metri mi sono voltato e ho visto che erano ancora molto lontani e ho tirato un sospiro di sollievo. Volevo prendere lo sprint in testa perché conosco le mie possibilità, ho aperto il gas solo quando ho visto che Cattaneo tentava di uscir dalla mia ruota”.
Dopo la vittoria un commuovente abbraccio con Miguel Angel Lopez: “É stato un bel momento perché ero venuto con lui a far una ricognizione prima del Giro. Nei giorni precedenti lui sapeva che non ero stato bene e si è sempre preoccupato sulla mia condizione. Vedere il leader della squadra felice per me è fantastico”.
Una vittoria senza rimpianti. “Non ho guardato indietro, la tappa di Pinerolo è un capitolo chiuso. Nessun rimpianto e nessun rimorso, pensiamo ad andare avanti”.
da Como, Davide Pegurri per InBici Magazine