Due Tour de France, due Lombardia, una Liegi ed ora un’altra perla in un palmares da sogno: Tadej Pogacar è il corridore più forte al mondo e lo dimostra nuovamente, agguantando una vittoria clamorosa al Giro delle Fiandre. Lo sloveno è riuscito a staccare tutti i rivali sbaragliando la concorrenza letteralmente.
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Prima parte di gara già ricca di colpi di scena: vento laterale, andatura altissima, fuga che non va via e gruppo che si spezza con la Alpecin-Deceuninck chiamata ad un lavoro extra per riportare sotto il proprio capitano. Da lì poi è arrivato il momento delle cadute (davvero tante, una clamorosa con protagonista in negativo Filip Maciejuk della Bahrain-Victorious).
A circa 190 chilometri dal traguardo si è formata la prima vera fuga di giornata: all’attacco Jasper De Buyst (Lotto-Dstny), Daan Hoole (Trek-Segafredo), Elmar Reinders (Jayco-AlUla), Filippo Colombo (Q36.5), Guillaume Van Keirsbulck (Bingoal WB), Tim Merlier (Soudal-Quick Step), Hugo Houle (Israel-Premier Tech) e Jonas Rutsch (EF Education-Cycling).
Successivamente, a cento dall’arrivo, l’azione di Mads Pedersen (Trek-Segafredo) a scombinare le carte in tavola: assieme al danese Matteo Trentin (UAE Emirates), Kasper Asgreen (Soudal-QuickStep), Neilson Powless (EF), Stefan Kueng (Groupama-FDJ), Nathan Van Hooydonck (Jumbo-Visma), Fred Wright (Bahrain-Victorious), Florian Vermeersch (Lotto Dstny), Jhonatan Narvaez (INEOS), Matteo Jorgenson (Movistar) e Benoit Cosnefroy (AG2R Citroen). Questo drappello è riuscito a riportarsi sul drappello al comando, formando dunque un gruppo folto che ha guadagnato diversi secondi sul plotone principale.
Difficile a livello tattico la situazione tra i big: l’unico che ha avuto il coraggio di cambiare la situazione è stato il solito Tadej Pogacar (UAE Emirates) che sulla penultima scalata dell’Oude Kwaremont ha staccato tutti, lanciandosi all’attacco. Successivamente lo sloveno ha preferito aspettare gli altri e si è andato a formare il terzetto di favoriti con Wout van Aert (Jumbo-Visma) e Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck).
Un’accelerazione di van der Poel ha fatto sì che van Aert si staccasse e che il neerlandese assieme a Pogacar si riportassero sulla vetta, dalla quale in solitaria si era mosso nuovamente Pedersen. L’ultima scalata al Vecchio Kwaremont è stata decisiva: Pogacar ha attaccato, lasciando indietro van der Poel e portandosi in vetta alla corsa, con una sfida uno contro uno che ha ricordato quella dello scorso anno.
Da lì in poi un continuo inseguimento, ma Pogacar è stato imprendibile: trionfo a braccia alzate davanti a van der Poel, mentre nel gruppetto Pedersen riesce a conquistare il podio su van Aert.
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