Sapete qual è la cosa che mi fa più rabbia? Vedere Diego Ulissi in questa forma strepitosa oggi, mentre domenica scorsa, al mondiale di Imola, non aveva proprio questo colpo di pedale. E’ davvero un peccato, perché Diego meriterebbe una vittoria ancora più importante di una tappa del Giro d’Italia, nonostante non stiamo parlando proprio dell’ultima gara al mondo, anzi. Però Diego quando è in forma ha classe, ha un modo di attaccare che lascia sul posto gli avversari.
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Insomma, mi piacerebbe davvero – e credo piacerebbe a tutti – vedere Diego non vincere solo al Giro d’Italia o al Giro del Lussemburgo, ma vederlo consacrato in qualche classica monumento. Quest’anno sicuramente no, visto che le grandi corse di un giorno si svolgono in contemporanea alla corsa rosa, ma spero che questa vittoria ottenuta con grande classe possa rilanciarlo anche in ottica grandi classiche.
Quella di Ulissi è una vittoria che mette felici tutti perché è la seconda consecutiva di un corridore italiano al Giro d’Italia. Insomma, si parla tanto di ciclismo azzurro in crisi, ma alla fine, come dicevo anche prima, le vittorie non mancano. Forse non avremo il fuoriclasse assoluto, il Marc Hirschi o il Julian Alaphilippe della situazione, ma quando si tratta di alzare la testa i nostri azzurri ci sono sempre.
La vera nota negativa della giornata odierna è purtroppo la caduta di Elia Viviani: quasto 2020 sembra essere davvero una stagione stregata per il corridore della Cofidis, che nella prima tappa in linea della corsa rosa si ricorda di quanto sia duro l’asfalto. Caro Elia, confidiamo in te: lo abbiamo fatto durante il Tour e lo ribadiamo anche oggi, in pieno Giro.