Presentato oggi in quel di Roma il percorso del Giro d’Italia 2025, l’edizione numero 108 della Corsa Rosa. Partenza per la prima volta nella storia dall’Albania, ventuno tappe ricche di scenari magnifici e ovviamente salite per decidere il vincitore del Trofeo Senza Fine. Saranno due le cronometro, pochi chilometri contro il tempo. Andiamo a scoprire nel dettaglio tutte le frazioni.
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Prima tappa: Durazzo-Tirana (164 chilometri) **
Subito le prime salite: attenzione al percorso finale con l’ascesa a Surrel, con tre chilometri al 7% e punte oltre il 10%. A 11 chilometri dall’arrivo lo scollinamento, con discesa tecnica. Assolutamente non scontato l’arrivo in volata per l’assegnazione della prima maglia di leader.
Seconda tappa: Tirana-Tirana (13,7 chilometri, cronometro individuale) ***
Pronta a cambiare nuovamente la Maglia Rosa. C’è la prima prova contro le lancette: molto breve, di soli 13,7 chilometri, ma tutt’altro che banale. C’è la salita di Sauk (quarta categoria), ma anche alcune curve a rendere la cronometro insidiosa.
Terza tappa: Valona-Valona (160 chilometri) ***
Siamo ancora in Albania, ma ci sono le prime montagne da affrontare. Attenzione all’ascesa verso Qafa e Llogarasë, di seconda categoria: pendenza media del 7,4%, massima al 12, per 10,7 km. Scollinamento a 40 dal traguardo.
Quarta tappa: Alberobello-Lecce (187 chilometri) *
Arriva, dopo il giorno di riposo ed il trasferimento dall’Albania all’Italia, la prima volata di gruppo.
Quinta tappa: Ceglie Messapica – Matera (144 chilometri) **
La frazione non è dura, però il finale non è scontato: c’è qualche strappo che potrebbe ispirare degli attaccanti.
Sesta tappa: Potenza – Napoli (210 chilometri) **
Nuovo appuntamento nel capoluogo campano. Ci si aspettava qualcosa di più nel percorso: giornata da fughe, o volata.
Settima tappa: Castel di Sangro – Tagliacozzo (168 chilometri) ****
Si inizia a far sul serio: 3500 metri di dislivello, quattro GPM e soprattutto l’ascesa finale in terra abruzzese. Attenzione soprattutto agli ultimi tre chilometri, che sono regolari quasi in doppia cifra.
Ottava tappa: Giulianova – Castelraimondo (197 chilometri) ***
3700 metri di dislivello, non c’è un attimo di respiro. Mancano le grandi salite, ma sarà una tappa sicuramente intensa e che vedrà i big sfidarsi.
Nona tappa: Gubbio – Siena (181 chilometri) ***
Ecco il grande spettacolo dello sterrato: cinque settori per quasi trenta chilometri da percorrere. Poi l’arrivo suggestivo in Piazza del Campo, sarà una piccola Strade Bianche.
Decima tappa: Lucca – Pisa (28,6 chilometri, cronometro individuale) ****
La seconda ed ultima prova contro il tempo di questa Corsa Rosa. Percorso prevalentemente pianeggiante, bisognerà spingere lunghi rapporti e si potranno creare distacchi tra gli uomini di classifica.
Undicesima tappa: Viareggio – Castelnovo ne’ Monti (185 chilometri) ***
Non una giornata semplice. C’è la salita durissima verso l’Alpe San Pellegrino, lontana però dal traguardo. Poi Toano e Pietra di Bismantova ad anticipare l’arrivo.
Dodicesima tappa: Modena – Viadana (172 chilometri) *
Tornano protagonisti i velocisti, la volata è praticamente scontata.
Tredicesima tappa: Rovigo – Vicenza (180 chilometri) **
Percorso mosso sul finale, con diversi strappi, compreso quello sul traguardo: giornata per uomini da classiche.
Quattordicesima tappa: Rovigo – Nova Gorica (186 chilometri) *
Attesa per lo sconfinamento in Slovenia: anche qui dovrebbe essere volata di gruppo.
Quindicesima tappa: Fiume Veneto – Asiago (214 chilometri) ***
Gli organizzatori potevano sicuramente costruirla meglio questa frazione. C’è l’atteso Monte Grappa, però è a metà frazione, lontanissimo dal traguardo. Poi l’ascesa a Dori.
Sedicesima tappa: Piazzola sul Brenta – San Valentino (199 chilometri) *****
Una delle tappe regine di questa edizione. 4800 metri di dislivello, cinque GPM e la salita finale che presenta 17,4 chilometri al 6% con punte che sfiorano il 15%.
Diciassettesima tappa: San Michele all’Adige – Bormio (154 chilometri) ****
Tappa non lunghissima, ma che presenta grandi insidie: prima il Passo del Tonale, poi il Mortirolo da Monno. Infine la salita di Le Motte. Non sarà una giornata decisiva, ma si può fare la differenza attaccando da lontano.
Diciottesima tappa: Morbegno – Cesano Maderno (144 chilometri) *
Ultimo momento di relax per i big prima del gran finale: sarà volata di gruppo.
Diciannovesima tappa: Biella – Champoluc (166 chilometri) *****
Frazione durissima. 4700 metri di dislivello, cinque GPM, dei quali tre di prima categoria (Col Tzecore, Col Saint Panthaloen e Col du Joux). Sarà una tappa sicuramente decisiva sulle montagne alpine.
Ventesima tappa: Verrès – Sestrière (203 chilometri) *****
La tappa più attesa, a chiudere i giochi. Occhi puntati ovviamente sul Colle delle Finestre, la Cima Coppi di questa edizione, ed i suoi otto chilometri in sterrato. Sarà spettacolo assicurato.
Ventunesima tappa: Roma – Roma (141 chilometri) *
Passerella conclusiva con una volata nella Capitale.
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Arabba: La Perla delle Dolomiti per il CicloturismoA cura della redazione di Inbici News24 e OA Sport
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