Il “Trattore della Val di Non” trova in Svizzera l’acuto che gli può permettere di ottenere un pass per Tokyo, staccando tutti gli avversari nella tornata finale del 74° GP Città di Lugano. Moscon faceva parte di un quartetto di attaccanti che ha preso vantaggio all’ultimo giro.
Dopo un anno di sospensione per Covid, torna nella città ticinese la sua storica semiclassica. Sono 179 i km da percorrere, con la salita di Collina d’Oro principale difficoltà altimetrica da ripetere otto volte. Uno dei grandi protagonisti è stato Fabio Aru: il sardo della Qhubeka – NextHash è stato infatti autore di un attacco solitario a circa tre giri dalla fine conquistando la speciale classifica dei traguardi volanti. Una prova di grande orgoglio per lo scalatore di Villacidro, che pochi giorni fa aveva rinunciato a partecipare al Tour a causa di una scarsa condizione in occasione dei Campionati Italiani in Romagna. Fabio Aru è stato poi ripreso e ci sono stati poi ulteriori allunghi dal gruppo, con protagoniste Ineos-Grenadiers (che ha schierato al via anche il Campione del Mondo a cronometro Filippo Ganna), Israel – Start Up Nation e Qhubeka-NextHash.
Dopo il transito sull’arrivo in occasione dell’ultimo passaggio, ecco l’attacco decisivo con Moscon, Ben Hermans (Israel-Start Up Nation), Valerio Conti (UAE Emirates) e Simon Pellaud (Androni Giocattoli – Sidermec). Il belga, che giovedì ha vinto a Genova il Giro dell’Appennino, ha voglia di ripetersi ma deve fare i conti soprattutto con i due italiani. Il quartetto aumenta il proprio vantaggio chilometro dopo chilometro, anche per il lavoro da stopper da parte di Diego Ulissi, vincitore dell’ultima edizione disputata.
Gianni Moscon, a meno di 5 km dal traguardo, se ne va lasciando briciole a Conti ed Hermans, che arrivano sul traguardo con 20” di ritardo dal trentino della Ineos-Grenadiers, che ottiene il terzo successo stagionale, dopo le tappe di Innsbruck e Naturno al Tour of The Alps lo scorso aprile.
La top 5 è completata da Simon Pellaud e Diego Ulissi, il quale supera in volata il conterraneo Simone Velasco (Gazprom-Rusvelo).
A cura di Andrea Giorgini Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione Riservata