Ion Izagirre profeta in patria. Lo spagnolo della Cofidis si trasforma quando corre sulle strade di casa e conquista la diciassettesima vittoria in carriera (sesta in terra iberica) nel GP Miguel Indurain. Una vittoria da applausi per il 34enne basco, che stacca sull’ultimo strappo Sergio Higuita (Bora-Hansgrohe) e torna a vincere in questa competizione dopo il successo del 2016, quando superò un altro colombiano, Sergio Henao. Completa il podio Mattias Skjelmose Jensen (Trek-Segafredo), migliore degli azzurri un positivo Christian Scaroni (Astana-Qazaqstan), decimo.
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Il primo attacco di giornata avviene dopo nemmeno 20 chilometri, a promuoverlo sono Alessandro Fancellu (EOLO-Kometa), Xavier Canellas (Electro Hiper Europa), Mikel Bizkarra (Euskaltel-Euskadi) e Matyas Kopecky (Team Novo Nordisk). I quattro accumulano quattro minuti di margine, ma il gruppo rimane sempre allerta.
Difatti la fuga viene ripresa a più di 50 chilometri dal traguardo, prima dell’Alto de Lezaun, dove c’è un nuovo attacco. Si forma una coppia di comprovata esperienza in avanti, con il trentaquattrenne Nelson Oliveira (Movistar) accompagnato a braccetto da Luis Leon Sanchez (Astana-Qazaqstan), ripresi però ai piedi dell’Alto de Eraul, ultimo vero GPM di giornata.
Lì inizia il festival dell’attacco: ci provano prima Ion Izagirre (Cofidis), poi Marc Soler (UAE Team Emirates) e poi anche Esteban Chaves (EF Education-Easypost), ma senza successo. a riuscire a fare la differenza sulle ultime rampe è Sergio Higuita (Bora-Hansgrohe), con il già citato Izagirre che gli si incolla a ruota. Dietro rimangono una quindicina, a nemmeno una decina di secondi, ma non c’è collaborazione, con Richard Carapaz (EF Education-Easypost) e Soler che vanno più a strappi che a spendere per riprendere il duo di testa.
Tra i due sembra Higuita ad averne di più nel tratto in pianura, ma invece sull’Alto Ibarra, rampa di 700 metri a 2 chilometri dal traguardo, è Izagirre a fare la differenza, per poi fiondarsi nell’ultimo chilometro e mezzo in discesa, mantenendo 100 metri di margine sul colombiano e riprendendosi il GP Indurain a sette anni di distanza dalla prima volta.
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