I paralimpici che competono nel tandem stanno vivendo una situazione a dir poco paradossale. Dopo il lockdown, dalla scorsa settimana è finalmente possibile allenarsi, mantenendo le distanze di sicurezza. Ed è da qui che nascono i problemi: non può esistere una distanza di sicurezza per i corridori non vedenti o ipovedenti che gareggiano nel tandem. Di questo argomento se ne è parlato a lungo la scorsa settimana, nel programma de “Il Mondo del Paraciclismo – Paralimpico”.
Durante la diretta sono intervenuti Stefano “Cecio” Cecini e Pierre Amighini, che entrambi gareggiano in tandem, insieme a Stefano Meroni, corridore lombardo anch’egli attivo in questa disciplina. In buona sostanza, ad oggi, per gli atleti paralimpici che gareggiano nel tandem è possibile allenarsi solo con i propri familiari che vivono in casa con loro, in quanto non vi è possibilità di pedalare in sella al tandem insieme alla propria guida.
Si tratta di un vero e proprio paradosso che coinvolge l’Italia: non è possibile allenarsi insieme alla propria guida, affinando quei meccanismi tipici di questa specialità. Chi pratica il tandem, di fatto, ad oggi, non può quindi pedalare.
Nel video è possibile ascoltare anche diverse tematiche affrontate, come la possibilità di diventare guida per ciclisti non vedenti e tanto altro ancora.