La tragica morte della ciclista svizzera Muriel Furrer, 18 anni, ai Campionati del Mondo di Ciclismo su Strada 2024 ha riacceso un acceso dibattito sui protocollo di sicurezza nel gruppo. L’incidente di Furrer — e le evidenze che è rimasta senza soccorso in una foresta per un periodo imprecisato dopo la caduta — hanno messo in discussione la sicurezza dei corridori.
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Richard Plugge, il capo di Visma-Lease a Bike, ha criticato la politica della UCI di far gareggiare il gruppo senza comunicazioni radio durante eventi come i Campionati del Mondo e le Olimpiadi. “A questi campionati, torniamo indietro di 20-30 anni. Gareggiamo senza auricolari, e nessuno sa dove si trova chi,” ha dichiarato in un’intervista.
La UCI sostiene che la politica di gareggiare senza auricolari crea una dinamica più eccitante e imprevedibile, e sta considerando di estendere il divieto delle comunicazioni radio ad altre gare nel calendario internazionale dal 2025.
Plugge e altri insistono che le comunicazioni radio sono uno strumento essenziale per garantire la sicurezza dei corridori. “Con le radio puoi informare le persone sui punti pericolosi e comunicare in situazioni di emergenza,” ha affermato Plugge.
La polizia di Zürich continua l’indagine sulla morte di Furrer, che ha subito lesioni alla testa in una caduta durante la gara juniores femminile. Non ci sono testimoni o video dell’incidente, ma un giornale svizzero ha riportato che due corridori erano vicini a Furrer al momento della caduta.
La polizia sta lavorando per determinare la tempistica dell’incidente e quanto tempo è passato prima che la sua assenza fosse notata. Rapporti svizzeri indicano che Furrer potrebbe essere rimasta senza soccorso per quasi un’ora prima dell’arrivo del personale medico.
Gli organizzatori del mondiale di Zurigo stanno collaborando pienamente con le autorità nell’indagine. Nonostante il successo dell’evento, la morte di Furrer ha gettato un’ombra su di esso.
Plugge ha affermato che è tempo di creare un comitato indipendente per la sicurezza dei corridori. “Non ci dovrebbero essere compromessi sulla sicurezza,” ha dichiarato, sottolineando che le iniziative attuali non sono sufficienti.
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