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IL COVID-19 UCCIDE GLI EVENTI CICLISTICI AL SUD (NONOSTANTE IL CONTAGIO SIA QUASI AZZERATO)


Poteva forse essere un momento di rilancio per le manifestazioni di ciclismo nel sud Italia, invece il Covid-19 sta facendo morire anche le gare che si svolgono nel meridione. Uno degli eventi più importanti della Calabria, la Sila Epic Mtb Marathon, è stato ufficialmente cancellato per il 2020. La manifestazione era prevista per il prossimo 22 agosto.

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Si tratta di una delle gare amatoriali più importanti ed apprezzate del sud Italia, con partenza e arrivo a Camigliatello Silano, in provincia di Cosenza. Una gara di mountain bike davvero impegnativa: a dispetto di quanti pensano che il sud Italia faccia venire in mente il mare, la Sila Epic si snoda su una distanza di 105 km per 3300 metri di dislivello.

Due giorni fa è arrivato l’annuncio ufficiale su Facebook: “la Sila Epic Mtb Marathon è considerato un evento di socialità e convivialità, ancor prima che un evento sportivo e competitivo. L’emergenza Covid-19 e i conseguenti provvedimenti adottati, tra i quali il distanziamento sociale, non rendono possibile godere di tutto quanto la nostra manifestazione ha sempre offerto. I disagi sociali e le difficoltà in cui molti di noi sono improvvisamente caduti sono purtroppo evidenti. Per questo e per tutti gli altri motivi, nel rispetto della salute di ogni partecipante, riteniamo doveroso e opportuno annullare la manifestazione per l’edizione 2020″.

Le regole nazionali di contenimento del contagio impediscono di organizzare questa manifestazione in Calabria nonostante, in tutta la regione, si siano registrati solo due casi di contagio da Coronavirus negli ultimi 14 giorni. Il virus non è sparito, ci mancherebbe altro, anzi: ora più che mai, lo ripetiamo sempre, bisogna stare particolarmente attenti, perché questa fase non è un “liberi tutti”, ma un tornare alla normalità rispettando delle semplici regole sanitarie. In Calabria è possibile riportare il caso di Vibo Valentia, città Covid-free da ormai tre settimane. La situazione è anche sotto controllo a Cosenza, che dallo scorso 20 maggio non fa registrare nuovi casi nonostante nei mesi scorsi sia stata la provincia più colpita dal virus in Calabria.

I numeri sono buoni anche per le regioni vicine alla Calabria, abitate da possibili fruitori della manifestazione di mountain bike, i quali sarebbero potuti venire a pedalare godendosi un po’ della montagna del profondo sud. La Basilicata è da 12 giorni senza nuovi contagi, così come la Puglia e il Molise, i cui numeri sono davvero incoraggianti per un ritorno alla normalità.

Il Covid-19, invece, sta togliendo la possibilità di correre anche nelle regioni apparentemente più sicure. Questa manifestazione sarebbe potuta essere un trampolino di rilancio per tutti, anche perché ci ritroviamo a giugno e ci sarebbe stato il tempo per sperare che questa situazione, già molto buona, potesse migliorare ancora. Una festa che sicuramente sarà rinviata al prossimo anno, ne siamo certi, ma nel frattempo manca ancora la possibilità di ricominciare, di mettersi in gioco, di rimettersi il numero sulla schiena e di riprendere a pedalare insieme a tutti gli altri. E questa è un’occasione che è stata tolta al sud Italia, che avrebbe potuto rilanciare numerose gare molto belle.

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