Come indicato da velo.outsideonline.com, la questione dei chetoni nel ciclismo professionistico sta generando dibattiti accesi, con l’MPCC che critica l’UCI per la sua mancanza di chiarezza.
Secondo una recente dichiarazione del MPCC, “la questione dei chetoni è più problematica che mai”. Le attese per i risultati degli studi commissionati dall’UCI sono diventate insostenibili.
Il MPCC, che rappresenta i team di ciclismo impegnati per la pulizia dello sport, ha sottolineato come la situazione attuale metta in imbarazzo i suoi membri.
Da anni, l’UCI sta esaminando l’impatto della supplementazione di chetoni, ma non ha ancora fornito conclusioni definitive. Questo ritardo ha suscitato preoccupazione tra i membri del MPCC.
Un comunicato dell’assemblea generale del MPCC ha evidenziato l’urgenza di una risposta chiara dall’UCI. “Non possiamo accettare tali lunghe attese,” ha affermato il gruppo.
I chetoni, definiti il “quarto macronutriente”, sono considerati una fonte alternativa di energia. Essi possono “risparmiare” glicogeno, migliorando la performance atletica.
La chetosi può essere indotta naturalmente attraverso il digiuno o diete a basso contenuto di carboidrati. Tuttavia, è possibile raggiungere effetti simili attraverso l’assunzione di chetoni esogeni.
Gli effetti dei chetoni includono un aumento della resistenza e una maggiore esplosività nelle fasi finali delle gare. Inoltre, possono contribuire a un recupero più rapido dopo sforzi intensi.
Studi recenti suggeriscono che la supplementazione di chetoni possa persino aumentare la produzione di EPO, un ormone che migliora le prestazioni.
Nonostante la loro popolarità, i chetoni sono ancora al centro di controversie. Team come Visma-Lease a Bike e SD Worx-Protime utilizzano apertamente questi integratori, collaborando con fornitori noti.
Visma-Lease a Bike ha avviato uno studio con Ketone-IQ per esaminare gli effetti dei chetoni. Tuttavia, alcuni esperti rimangono scettici riguardo alla loro efficacia.
“Non vedo prove sufficienti che dimostrino che funzionino davvero,” ha dichiarato Tim Podlogar, esperto di nutrizione di Red Bull-Bora-Hansgrohe. “Ci sono molte idee sui loro ingredienti attivi, ma poche sono supportate da dati concreti.”
Il MPCC ha avvertito riguardo ai potenziali effetti collaterali a lungo termine dei chetoni. Alcuni corridori affermano che l’uso di chetoni possa essere considerato una forma di doping.
Nonostante le preoccupazioni, molti corridori continuano a utilizzare i chetoni, con stime che suggeriscono che circa tre quarti del gruppo al Tour de France ne abbiano fatto uso.
Il MPCC ha chiesto all’UCI di chiarire la sua posizione sull’uso dei chetoni. “I membri del MPCC desiderano mettere a riposo questa questione, che è stata fonte di sospetto per anni,” si legge nella nota.
In attesa di una risposta dall’UCI, il dibattito sui chetoni continua a infiammare il mondo del ciclismo. La mancanza di chiarezza potrebbe continuare a creare divisioni tra i team e i corridori.
La questione dei chetoni, quindi, rimane aperta e suscita interrogativi su come il ciclismo professionistico possa affrontare le sfide della nutrizione e della salute.
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Arabba: La Perla delle Dolomiti per il CicloturismoA cura della redazione di Inbici News24
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