Alexander Kristoff rompe il silenzio per commentare la propria stagione alla UAE Team Emirates e per parlare dell’arrivo di Fernando Gaviria, il talentuoso corridore colombiano che ha lasciato la Quick Step Floors per accasarsi nella formazione degli Emirati Arabi. L’ex campione europeo su strada afferma di darsi “un cinque su dieci”, come voto per il 2018: “Non è stata una stagione felice – ammette il norvegese – e se non avessi vinto la tappa di Parigi al Tour de France mi sarei dato un 2 su 10.
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In tutto questo, però, ho capito che devo cambiare il mio calendario di preparazione ai grandi appuntamenti: correrò di meno a Dubai e ad Abu Dhabi per scegliere corse molto più dure. Là gli sprint sono difficili, ma non ci sono salite o tracciati impegnativi. Ho bisogno di quelli per prepararmi al meglio”.
Chiaramente, nel 2019 Kristoff non sarà più l’unico velocista di riferimento della UAE Team Emirates: l’arrivo di Gaviria fa pensare a un attacco a due punte, che però non dovrebbe teoricamente portare a grandi problemi di convivenza tra i due visto che il calendario è molto ampio: “Non è una situazione ideale per me – spiega Kristoff a Cyclingnews – potrei sperare che Gaviria possa avere una brutta stagione o che si infortuni. Ma non è carino. Spero davvero che vinca molte gare e e che tolga la pressione all’intera squadra. Di sicuro, non sarà facile per lui. Ha cambiato squadra e non ha lo stesso aiuto nel finale. Basta guardare a Kittel: il cambio di squadra mostra quanto sei bravo davvero. Di sicuro, Gaviria può vincere. Per quanto mi riguarda, guardando a questa stagione, Gaviria è più veloce di me negli sprint, quindi dovrò accettare questa situazione e lavorare per lui. Però vorrei anche giocarmi le mie carte, e riuscire a dimostrare che anche io posso essere competitivo come capitano. Il mio contratto scade al termine della prossima stagione e devo fare bene se voglio continuare a correre ad alti livelli”.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine