L’ex Jelle Vanendert scettico sul recupero lampo di Vingegaard per il Tour de France

Il tragico incidente all’Itzulia Basque Country in primavera ha causato numerosi infortuni come Jonas Vingegaard e Remco Evenepoel. Per Vingegaard e Evenepoel, è iniziata immediatamente una corsa contro il tempo per partecipare al Tour.

Come già evidenziato da cyclinguptodate.com,

 Vingegaard ha subito la frattura di diverse costole e della clavicola, oltre a un polmone contuso e uno collassato. Il ciclista danese ha dovuto rimanere in ospedale in Spagna per un lungo periodo. Solo dopo questo soggiorno ospedaliero, ha potuto tornare in Danimarca, ma non senza difficoltà nel riprendere l’allenamento.

Nel frattempo, il suo principale avversario, Tadej Pogacar, ha avuto una preparazione praticamente perfetta, avendo vinto il Giro d’Italia. Nonostante alcune incertezze, Vingegaard è riuscito a prendere il via al Tour. Ha persino dato ai tifosi un assaggio di una potenziale battaglia per la vittoria finale, trionfando nell’undicesima tappa.

Alla fine, Pogacar ha dimostrato di essere inarrivabile per tutti. Alcuni mesi dopo, Jelle Vanendert, ex ciclista su strada belga e professionista dal 2007 al 2021, ha ha espresso scetticismo sulla narrazione che afferma che Vingegaard si sia ripreso così lentamente da completare solo un campo di allenamento in altura prima del Tour. “Sedici giorni in un letto d’ospedale e poi, tre mesi dopo, come unico ciclista di quest’anno, capace di mettere dietro  Pogacar e batterlo in una tappa del Tour…?”, ha commentato Vanendert scuotendo la testa.

A cura della redazione di Inbici News24
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