Dopo 4 anni tra le squadre Continental, il prossimo anno il veneto Filippo Fortin tornerà a correre nel ciclismo che conta, vestendo i colori della Cofidis. Quest’anno, con la maglia della Felbermayr, Fortin ha ottenuto ben sei successi, e dal punto di vista dei risultati è stata senza dubbio la sua stagione migliore da quando milita nelle squadre di terza fascia. Abbiamo così contattato lo sprinter veneto per farci raccontare da lui quali sono le sue ambizioni in vista della prossima stagione. Riportiamo di seguito l’intervista rilasciata per il programma radiofonico Ultimo Chilometro, che è possibile riascoltare cliccando qui.
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Filippo, dopo diversi anni in squadre di terza fascia potrai tornare a correre in una Professional. I tuoi sacrifici sono stati ripagati?
“Sicuramente sì, questo era un obiettivo che rincorrevo da 4 anni ed è arrivato alla grande. La Cofidis è uno dei migliori team che potessi trovare per rilanciarmi un’altra volta, questa volta nel ciclismo che conta. Avrò la possibilità di correre in una Professional che svolge il calendario di una World Tour: direi che meglio di così non poteva andare”
Sarai in una squadra con tanti velocisti come te. Quale sarà il tuo compito?
“Il mio compito sarà quello di lanciare le volate a Nacer Bouhanni, ma non solo. La squadra punterà molto anche sulle volate di Christophe Laporte, vista la sua ottima stagione e la vittoria in una tappa del Tour de France, quindi dovrò lavorare anche per lui. Però mi è stato anche riferito che il calendario è molto ampio, quindi in qualche corsa minore potrò giocarmi le mie opportunità”.
Facciamo un punto di questi tuoi 4 anni tra le Continental: una vittoria nel 2015, 4 nel 2016, 6 nel 2017 e 6 nel 2018.
“Quest’anno per me la stagione su strada è terminata già a settembre, poi mi sono dedicato alle gare fixed. Questa che si è appena conclusa è stata la mia migliore stagione tra le Continental, speravo di partire forte già a febbraio ma alla fine i risultati sono comunque arrivati. E’ stato un duro lavoro ma alla fine i miei sacrifici mi hanno ripagato perché l’obiettivo è stato tornare nel ciclismo che conta. Questi 4 anni non sono stati facili, però devo ringraziare le tante persone che mi hanno dato delle opportunità, da quando ero al GM Europa Ovini fino al Team Tirol e poi alla Felbermayr”.
Sei riuscito a capire cosa ti mancava per tornare sui tuoi livelli?
“Dopo l’esperienza nelle Professional nei primi anni di carriera, ho capito che mi ero un po’ perso e avevo bisogno di un team più familiare per potermi esprimere al meglio. E’ stato un processo di crescita e di maturazione durato 4 anni: speravo che arrivasse qualcosa di importante già prima, ma adesso sono pronto a lanciarmi in questa nuova avventura”.
A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine