Come riportato da lavocedicesenatico.it, la vendita di cimeli appartenuti a grandi campioni dello sport, come il leggendario Marco Pantani, continua a generare discussioni e polemiche, soprattutto per il valore morale e l’autenticità degli oggetti proposti. Tra i tanti articoli che si trovano sui portali di e-commerce, spiccano le maglie autografate, le bandane, le fotografie e altri oggetti legati al “Pirata”. Tuttavia, l’idea di mettere all’asta questi cimeli, spesso a prezzi elevati, non è sempre ben accolta, specialmente dai genitori di Marco, che considerano queste iniziative una forma di speculazione cinica sulla memoria del figlio.
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Un esempio significativo è rappresentato dall’asta su E-Bay di una maglia tecnica autografata della Mercatone Uno, offerta a un prezzo di 4.000 euro da un venditore privato identificato con il nickname “Saraceno33”. La maglia, che risale al Giro del 2000, viene descritta come originale e arricchita da due autografi con dedica. Il venditore afferma di aver ricevuto il cimelio da un membro ufficiale del comitato organizzatore del Giro, una persona che definisce “integerrima e di assoluta fiducia”. Nonostante queste dichiarazioni, una perizia calligrafica effettuata dall’Associazione Italiana Autografia ha sollevato dubbi sull’autenticità delle firme, ritenendole “probabilmente non autentiche e non certificabili”. L’assenza di prove fotografiche o video dell’atto della firma ha ulteriormente alimentato le perplessità degli esperti. Nonostante ciò, il venditore resta fermo nella sua convinzione che gli autografi siano autentici e che il valore della maglia sia giustificato.
Un altro caso simile riguarda Gianluca, un utente che ha messo in vendita su E-Bay una maglia autografata di Pantani a un prezzo più contenuto di 1.999 euro. Gianluca dichiara di essere costretto a separarsi dal cimelio per via di difficoltà economiche, specificando nell’annuncio che lo fa “a malincuore”. Tuttavia, anche in questo caso, non esistono certificazioni ufficiali che attestino l’autenticità dell’autografo, lasciando agli acquirenti il compito di decidere se fidarsi o meno. Gianluca, dal canto suo, assicura che non venderebbe mai un oggetto contraffatto, ritenendo l’integrità della memoria di Marco una priorità.
Questi episodi mettono in luce un fenomeno complesso, in cui il valore economico degli oggetti si intreccia con questioni morali e affettive. Il mercato dei cimeli sportivi, pur essendo legittimo, spesso diventa il terreno di speculazioni e controversie, soprattutto quando si tratta di figure iconiche come Marco Pantani. La passione dei collezionisti e il desiderio di possedere un pezzo di storia si scontrano con il dolore di chi ha vissuto da vicino la perdita di una persona cara. Per molti, il prezzo di questi oggetti non può mai riflettere il vero valore affettivo e simbolico che rappresentano.
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Cicloturismo nelle Colline Romagnole: Un’Avventura su Due RuoteA cura della redazione di Inbici News24
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