Mauro Vegni alza la voce in maniera forte: “Ci sarà una seconda parte di Giro, l’ho dichiarato. E andrà discussa nei tavoli che contano per prendere le opportune decisioni, e penso soprattutto all’UCI. Chiederemo a chi di dovere cosa farà. Voglio sanzioni per Jumbo-Visma ed EF. Se qualcuno pensa di poter violare i diritti oi doveri delle squadre WorldTour, allora mi considererò anche ‘libero’ dall’obbligo di invitarli. Quello che è successo è una questione anche per l’UCI Commissione per le licenze”.
Ricordiamo che la formazione olandese ha deciso di abbandonare la corsa rosa alla partenza della tappa di Tortoreto in quanto è risultato positivo al Coronavirus il capitano Steven Kruijswijk: giusto allontanare il corridore, positivo, ma nessuno ha mai capito la motivazione per la quale l’intera formazione olandese abbia deciso di ritirarsi in blocco. La EF ha invece scritto una lettera all’UCI con la richiesta di chiudere il Giro d’Italia a Piancavallo.
Nel frattempo, Vegni è tornato a parlare a La Gazzetta dello Sport della protesta dei corridori nella tappa di Morbegno: “Fa ridere che le squadre si siano tirate indietro, nessuno sapeva e poi tutti a dire che volevano correre. Si deve ricostruire il rapporto tra team e ciclisti. I corridori devono avere un sindacato che li aiuti e che non faccia solo battaglie ad oltranza. I ragazzi sono persone intelligenti, c’è bisogno di cambiare idea di sindacato, più attuale. Le lotte si fanno nei palazzi, non nelle strade. E bisogna esporsi: il fatto che abbiano mandato avanti un corridore all’ultima gara (Adam Hansen) la dice tutta. La maglia rosa Kelderman a Sestriere mi ha chiesto scusa”.