Dylan Groenewegen è stato sanzionato dall’Unione Ciclistica Internazionale con una squalifica di nove mesi per aver causato l’incidente che ha coinvolto Fabio Jakobsen nel corso della prima tappa del Tour de Pologne 2020. I fatti risalgono allo scorso 5 agosto.
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La prima tappa del Tour de Pologne è terminata con una caduta, nel corso dello sprint finale, di Fabio Jakobsen. Il corridore della Deceuninck-QuickStep è terminato contro le transenne dopo che Groenewegen ha cambiato la traiettoria nel corso della volata, facendo così impattare il corridore olandese contro le transenne. L’incidente è stato davvero drammatico: In un primo momento si è temuto per la vita di Jakobsen, ma in seguito la situazione è andata migliorando. Il corridore dovrà sottoporsi a numerosi interventi per riavere tutti i denti al proprio posto e ricostruire la mascella, ma già si pensa a un suo ritorno in gruppo nel 2021.
La Jumbo-Visma, da parte sua, si è dichiarata “sollevata dal fatto che sia stata fatta chiarezza sul caso disciplinare contro Dylan Groenewegen a seguito dell’incidente durante la prima tappa del Giro di Polonia ad agosto. Dylan ha accettato il periodo di sospensione di nove mesi, a partire dalla data dell’incidente, quindi tornerà in azione per a partire dal 7 maggio 2021. Il 27enne velocista lavorerà anche al fine di promuovere la sicurezza nel ciclismo”, si legge nel comunicato diramato dal team olandese.
Queste le parole di Groenewegen dopo la squalifica: “L’incidente nella prima tappa del Giro di Polonia sarà per sempre una pagina nera della mia carriera. Durante lo sprint ho deviato dalla mia traiettoria. Mi dispiace, perché voglio essere un buon velocista. Le conseguenze furono molto sfortunate e gravi. Ne sono consapevole e spero che questa sia stata una saggia lezione per ogni velocista. Seguo molto da vicino le notizie riguardo il recupero di Fabio. Posso solo sperare che un giorno torni in gruppo. La chiusura della questione disciplinare crea chiarezza sul mio futuro, mi dà l’opportunità di guardare di nuovo avanti. Ne sono felice, anche se il 7 maggio è ancora lontano. Sono felice del supporto che ricevo dal Team Jumbo-Visma, dalla mia famiglia e dai miei amici. Insieme lavoreremo verso quel giorno sia mentalmente che fisicamente”.