Giù il cappello dinanzi a Tadej Pogacar: lo sloveno della UAE Emirates trionfa nella settima tappa (dopo la sesta che, a causa di avverse condizioni climatiche, è stata cancellata nella giornata di ieri) della Parigi-Nizza 2023 (da Nizza al Col de la Couillole) e allunga per giunta in classifica generale. Seconda posizione per il francese David Gaudu (Groupama-FDJ, +2″), terzo il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma).
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Sin dalle prime battute, in una tappa che si preannunciava particolarmente accesa, in quindici hanno allungato sul gruppo formando la fuga di giornata, progressivamente raggiunti da altri quattro atleti venendosi così a formare un gruppo di testa composto da 19 corridori: il francese Lilian Calmejane e il belga Kobe Goosens (Intermarche-Circus-Wanty), il tedesco Nils Politt (BORA-hansgrohe), lo statunitense Larry Warbasse e il francese Dorian Godon (Ag2R Citroën Team), i francesi Florian Sénéchal e Remi Cavagna (Soudal Quick Step), il belga Brent Van Moer, l’australiano Harrison Sweeny, il neerlandese Pascal Eenkhoorn (Lotto Dstny), il canadese Hugo Houle (Israel-Premier Tech), il francese Jérémy Cabot (Total Energies), il danese Soren Kragh Andersen (Alpecin Deceuninck), gli australiani Kelland O’Brien e Lucas Hamilton (Jayco Alula), il britannico Joshua Tarling (INEOS Grenadiers), l’austriaco Gregor Muhlberger (Movistar) e gli iberici Javier Romo e David De la Cruz (Astana).
Dopo aver raggiunto anche oltre i due minuti di vantaggio sul plotone, la progressiva accelerata dello stesso, guidato dai corridori della Jumbo-Visma (e un Tobias Foss particolarmente in forma quest’oggi, anche nel trainare Vingegaard), ha di fatto annullato il vantaggio della fuga. La sensazione di un finale acceso, con protagonisti gli uomini di classifica, era ben presente e così è stato.
A sei chilometri dal traguardo, Jonas Vingegaard ha inizialmente provato ad allungare (grazie al sempre presente sostegno di Foss), ma Tadej Pogacar non è stato di certo fermo a guardare: anzi, ha prima “marcato” il rivale, per poi contrattaccare e staccarlo, con una grande azione che non è andata a segno fino in fondo, dal momento che è stato raggiunto dal danese e da Gaudu a poco più di tre chilometri dalla fine.
Il terzetto ha proseguito insieme fino a quando, a pochi metri dal traguardo, Vingegaard ha provato ad anticipare Pogacar e Gaudu con le ultime forze residue; lo sloveno della UAE non si è fatto pregare, ha reagito e ha allungato definitivamente sul danese e sul francese. Semplicemente superiore Pogacar quest’oggi e, in generale, in questa Parigi-Nizza per quanto visto sinora.
Pogacar resta così al comando della classifica generale (+12″ su Gaudu), in attesa dell’ultima tappa (Nizza-Nizza) in programma domani, domenica 12 marzo. Quarto posto per il britannico Simon Yates (bravo nel resistere nel finale, +19″), quinto lo statunitense Neilson Powless (EF-Education EasyPost), sesto l’elvetico Gino Mader (Bahrain-Victorious), settimo e ottavo posto, rispettivamente, per i francesi Romain Bardet (Team DSM) e Pavel Sivakov (INEOS Grenadiers), nono l’americano Matteo Jorgenson (Movistar) e deciomo il transalpino Pierre Latour (TotalEnergies).
Da segnalare i ritiri in occasione della tappa odierna: il belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny), il tedesco Maximilan Schachmann (BORA-hansgrohe), il belga Tom Van Asbroeck, l’australiano Taj Jones, l’israeliano Guy Sagiv (Israel-Premier Tech), l’irlandese Sam Bennett (BORA-hansgrohe), il danese Mads Pedersen (Trek-Segafredo), lo spagnolo Ruben Fernandez (Cofidis) ed il norvegese Søren Wærenskjold (Uno-X Pro Cycling Team).
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