Milano-Sanremo, secondo posto al Giro delle Fiandre e ancora un trionfo, alla Parigi-Roubaix: Mathieu van der Poel entra nella storia e corona una campagna di Primavera da sogno. Sul pavé dell’Inferno del Nord il neerlandese riesce a primeggiare al termine di una gara pazzesca, conquistando la quarta Classica Monumento della carriera in una stagione incredibile.
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Tanti, tantissimi chilometri per lasciare andar via la fuga di giornata. All’attacco un quartetto con Jonas Koch (Bora-Hansgrohe), Sjoerd Bax (UAE Emirates), Derek Gee (Israel-Premier Tech) e Juri Hollmann (Movistar Team). Vita breve per loro perché la Jumbo-Visma ha deciso di accendere la miccia da subito: a 100 chilometri dal traguardo attacco di Wout van Aert e Christophe Laporte assieme a Mathieu van der Poel (Alpecin-Elegant), Stefan Kueng (Groupama-FDJ) e John Degenkolb (Team DSM).
Lo scenario è cambiato dall’uscita della Foresta di Arenberg: foratura per Laporte, costretto a cedere il passo, davanti si è formato un drappello con alcuni corridori che sono rientrati da dietro, tra i quali il nostro Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), Filippo Ganna (Trek-Segafredo) e Mads Pedersen (Trek-Segafredo). Il gruppetto davanti è andato a giocarsi la vittoria, non concedendo rimonte agli inseguitori.
Comune accordo davanti fino al Carrefour de l’Arbre: una caduta coinvolge Degenkolb, si spezza il gruppo, ne approfitta Van Aert che prima va via in solitaria, poi viene raggiunto da Van der Poel ed infine arriva una clamorosa foratura per il belga. Davanti dunque solamente van der Poel, protetto al meglio da Philipsen: l’olandese ha potuto godersi il finale senza rivali.
Trionfo eccezionale per van der Poel nel Velodromo: doppietta clamorosa con Philipsen, poi van Aert. Sesto un pur eccellente Filippo Ganna, al miglior risultato alla Roubaix.
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