Arriva con il sorriso smagliante e, tra i riccioli, qualche primo capello bianco. Pippo Pozzato è ormai avviato verso i 40 anni (li compirà il prossimo 10 settembre).
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In un certo senso, ci confida, ha messo la testa a posto. Ha una compagna, è diventato papà e ora ha un obiettivo chiaro: restituire al ciclismo quello che lui ha ricevuto dal ciclismo.
Insomma, Pozzato da qualche tempo ha in testa una missione: “svecchiare” il mondo delle due ruote, renderlo più appetibile, attirare i giovani, organizzare gare.
Un impegno importante condiviso con l’amico di sempre, l’ex dilettante Giovanni Moletta, in arte Jhonny Mole, creativo visionario, una vera icona nel mondo delle biciclette. Proprio lui si è lanciato in questa nuova sfida, condividendo con Pozzato la passione per l’organizzazione delle gare. Perché, in fondo, il ciclismo è sempre stata la loro casa.
E così, dopo aver organizzato lo scorso anno il campionato italiano professionisti a cronometro e su strada per professionisti e donne (solo a crono), ora Moletta e Pozzato si cimenteranno con un triplo salto carpiato: il 13 ottobre organizzeranno, sempre per professionisti, il Giro del Veneto e il 17 la Veneto Classic, gara che vorrebbe entrare nell’Olimpo del World Tour. E in mezzo una gran fondo per amatori e una prima kermesse Gravel, una gara vera e propria, riservata sempre ai professionisti. Ma ascoltiamo dai microfoni di Tina Ruggeri l’intervista a Filippo Pozzato.
intervista a Filippo Pozzato
A cura di Tina Ruggeri ©Riproduzione Riservata-Copyright© InBici Magazine