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PRESIDENZA FCI, DAGNONI: “LE DONNE DEVONO PRIMA CHIEDERE IL CONSENSO A CASA”


E’ bufera nel mondo del web per le dichiarazioni di Cordiano Dagnoni, candidato alla presidenza per il prossimo quadriennio per la Federazione Ciclistica Italiana. In seguito a un dibattito moderato su Instagram da Lello Ferrara, Dagnoni è stato contattato dal Corriere della Sera per alcune dichiarazioni emerse nel corso della diretta.

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Ai microfoni del Corriere, Dagnoni ha affermato: “Penso che la “quota rosa”, ovvero il riservare posti di diritto alle donne in Federazione, sia la più grande discriminazione che si possa fare: parità di diritti e parità di condizione. Il ciclismo femminile va aiutato, certo: abbiamo delle ragazze che oltre che fortissime sono belle e vanno valorizzate dal punto di vista mediatico”.

Il candidato presidente si riferisce al fatto che, alle prossime elezioni, il Coni ha imposto che tre posti nei consigli federali delle discipline sportive devono essere occupati da donne. Il dato significativo è che su 44 federazioni, ad oggi ci sono 44 presidenti uomini.

Dagnoni ha motivato l’assenza di donne in questo modo: “Se ci sono poche donne ai vertici dello sport forse è perchè non abbiamo mai avuto candidate di un certo livello, che dimostrino le qualità per emergere. Anche io sto cercando nella mia squadra delle donne ma devono avere delle competenze sportive professionali perché mi serve qualità. Al momento non ne ho, ma magari più avanti ci riesco. Le donne magari hanno anche impegni quotidiani e quindi devono chiedere prima il consenso a casa“.

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