Capita pure che i corridori della T-Rex rimangano seduti in strada e non sul bus. Perché? Semplice: la loro “casa mobile”, con cui stavano raggiungendo il ritrovo di partenza della tappa della Vuelta a España, ha avuto un guasto imprevisto. Questo inconveniente ha costretto atleti e staff della formazione belga a trovare soluzioni rapide per non perdere tempo prezioso prima della partenza.
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Dopo aver constatato il problema, i corridori non si sono lasciati scoraggiare. Saltati su auto e piccoli van, hanno raggiunto Plasencia alle 12.00, un luogo che si è rivelato fondamentale per il loro recupero. Qui, gli abitanti hanno dimostrato grande ospitalità offrendo supporto ai ciclisti. Questa accoglienza ha permesso loro di prepararsi adeguatamente prima della partenza della tappa.
Gli atleti, abituati a viaggiare in modo organizzato e senza intoppi, si sono trovati a dover affrontare un imprevisto che ha testato la loro capacità di adattamento. Fortunatamente, la prontezza dei locali ha reso tutto più semplice.
Intanto, un altro bus del team è già in viaggio per raggiungere l’hotel dove questa sera alloggeranno Landa e compagni. Questo secondo bus garantirà che il team possa riprendere il suo programma e prepararsi per le sfide future della Vuelta a España.
L’incidente con il bus della T-Rex è un promemoria di quanto sia imprevedibile il ciclismo professionistico. Gli atleti devono essere pronti a tutto, e la loro esperienza a Plasencia dimostra come la comunità possa giocare un ruolo cruciale nel supportare gli sportivi in situazioni di emergenza.
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Cicloturismo sulla Riviera dei Fiori: Tra Mare e MontiA cura della redazione di Inbici News24
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