Rimettersi in bici e studiare il da farsi. È questo quanto sta facendo Remco Evenepoel, costretto ad affrontare un non semplice percorso di riabilitazione dopo il bruttissimo incidente del 3 dicembre scorso. Il forte corridore belga è stato vittima di una caduta nel corso di un allenamento, procurandosi diverse lesioni: le frattura della scapola, della mano destra e di una costola.
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Un crash importante che gli impedirà di affrontare la normale tabella di marcia che aveva studiato per il 2025. Ne ha parlato il campione della Soudal Quick-Step ai microfoni di Het Laatste Nieuws, fornendo informazioni sui tempi di recupero e anche su quali corse ritiene possa affrontare in vista della prossima stagione.
“Sta andando piuttosto bene. È un forte sollievo rispetto al dolore che avvertivo. Il farmaco sta facendo il suo lavoro. C’è qualche dolore sul lato destro, ma non mi lamento. L’operazione ad Herentals è andata bene. Adesso penso giorno per giorno. Di notte quando spero di dormire tranquillo a volte mi sveglio dal dolore. La mattina mi sveglio stordito anche a causa degli antidolorifici che mi danno sonnolenza. Ma questo è semplicemente il percorso di riabilitazione“, ha dichiarato il belga.
“Non mi è permesso fare nulla per più di un mese. Il mio prossimo esame sarà il 6 gennaio 2025, per vedere se tutto è migliorato insieme correttamente. Solo allora potremo fare un piano con il fisioterapista e spero di poter iniziare ad allenarmi sui rulli. Per uscire di nuovo in bicicletta dovrò aspettare un altro mese, all’inizio di febbraio. Temiamo che non potrò gareggiare fino a metà aprile. Vuelta a Catalunya e Parigi-Nizza? È un peccato doverle saltare, perché erano grandi obiettivi per me“, ha precisato Evenepoel.
E quindi sui programmi: “Difficile fissare degli obiettivi per la primavera. Farò del mio meglio per gareggiare nelle classiche delle Ardenne. Vorrei festeggiare il mio ritorno lì e spero di essere in buona forma per poter vincere alla Liegi. Anche se mi rendo conto che sarà una strada dura. Giro d’Italia? Potrebbe arrivare troppo presto, ma è possibile. Ne discuteremo più in là. È la seconda volta che perdo un ritiro invernale, successe anche nel 2020, dopo la caduta al Lombardia. Questo è davvero un grave ostacolo, ma voglio uscirne più forte“.
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Arabba: La Perla delle Dolomiti per il CicloturismoA cura della redazione di Inbici News24 e OA Sport
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