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ROMA, CICLISTA MUORE INVESTITO DA UN’AUTO AL “CIRCUITO” DI TOR VERGATA
Ciclisti in allenamento al circuito di Tor Vergata - credit image Facebook, ciclisti di Tor Vergata - circuito

ROMA, CICLISTA MUORE INVESTITO DA UN’AUTO AL “CIRCUITO” DI TOR VERGATA


Verso le 10:30 di questa mattina, martedì 5 marzo, è avvenuto un incidente mortale che ha coinvolto un ciclista. I fatti sono avvenuti in zona Tor Vergata, in viale dell’Archiginnasio: una Mini Cooper ha colpito in pieno un uomo che stava pedalando in bicicletta, e per lui non c’è stato nulla da fare. L’automobilista si è fermato, ha chiamato i soccorsi, ma purtroppo le speranze sono svanite in fretta.

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La dinamica dell’incidente è ancora in fase di analisi da parte delle autorità. L’incidente, però, è destinato a far discutere, in quanto è avvenuto in una zona di Roma che è un ritrovo abituale per i ciclisti. Il famoso “circuito” di Tor Vergata nasce alle spalle dell’università e del Policlinico, nelle strade che costeggiano quella che sarebbe dovuta essere la Città dello Sport, una delle più grandi opere incompiute del nostro Paese.

I ciclisti della zona sud della Capitale si incontrano spesso in quella zona e iniziano a girare lungo queste strade, ed è un viatico importante in quanto, chi vuole fare un po’ di salita, può accedere direttamente a Frascati e da lì salire su verso i Castelli Romani, mentre chi vuole fare pianura può pedalare lì intorno.

Molti ciclisti si ritrovano lì perché non passano molte macchine, ma quelle poche arrivano a una velocità elevata. Non è la prima volta, infatti, che nel circuito di Tor Vergata avviene un incidente mortale: nel 2013, su quelle strade, perse la vita Domenico “Nico” Calabrò, al quale è stato dedicato uno striscione che è stato lasciato affisso vicino alle strade del circuito.

 

A cura di Carlo Gugliotta per InBici Magazine

 

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3 Commenti

  1. Egregio sig.Michele
    I ciclisti e pedoni morti che si contano sulle strade ad opera degli automobilisti non ha nessuna giustificazione. Mettiamo subito in chiaro che un ciclista per quanto sia negligente non uccide nessuno.
    Il problema è che alla guida della propria automobile non si usa il codice della strada. Ormai è normale mettersi alla guida con il telefono in mano distratti e incazzati. drogati, ubriachi. Questa situazione la possiamo verificare tutti i giorni.Non contano ne strisce pedonali ne semafori . I ciclisti e i pedoni sono l anello più debole e subiscono danni. Tutti conoscono questa strada e tutti sanno che è utilizzata dai ciclisti che al massimo vanno in fila per due. Se si considera che il limite di velocità e di 50 km/h e che mediamente in bike si va 30 km/h dove sta il problema su una strada a due corsie di 10 metri di larghezza? Chi rispetta il limite di velocità? Dove è scritto che non si può circolare sulle strade in bike? Cerchiamo di essere meno distratti e di rispettare il codice della strada ……Non ho mai visto in vita mia un automobilista mettere la freccia per un sorpasso ad un ciclista ……ma mi faccia il piacere
    Faccio tutti i giorni 12 km a piedi sulle strade di Roma e ne vedo di tutti i colori.Per favore andate piano!!! NIENTE GIUSTIFICAZIONI .

  2. In merito all’articolo di ieri sulla morte del ciclista, premetto che mi dispiace molto e faccio le mie condoglianze alla famiglia. Non conosco la dinamica di quanto accaduto ma è doveroso rettificare quanto avete scritto sul fatto che sul “circuito” passano poche macchine e che vanno a forte velocità. Lo posso dire perché abitando in zona conosco perfettamente quanto accade, e ve lo spiego. La strada in questione è divenuta una strada di collegamento veloce ed è trafficatissima nelle ore di punta (anche da mezzi pesanti) come alternativa a Via di Vermicino e collega Frascati con Roma passando per la Zona Universitaria e il Policlinico di Tor Vergata 2) è presente una pista ciclabile che non viene utilizzata, ma ovvio che può essere usata se non viaggiano in gruppo 3) i ciclisti viaggiamo in gruppo occupando la carreggiata e non vanno tralasciati gli improperi che rivolgono all’automobilista di turno che chiede a loro di spostarsi per poter passare 4) la bici da corsa non può circolare su strada se non in competizioni organizzate e controllate in quanto sprovvista dei catarifrangenti e apparecchi per la segnalazione acustica (a garanzia dell’incolumità perché poco visibile). Cordialità

  3. Condoglianze alla famiglia della vittima.
    A chi ha scritto l’articolo, chiedo invece: questo “circuito” è ufficiale? E’ regolamentato dal comune o dal municipio?
    Avete mai visto cosa fanno gli amanti delle due ruote su questa strada altamente trafficata?

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