La quinta tappa della Tirreno – Adriatico scrive una pagina di storia del ciclismo incredibile: da Castellalto a Castelfidardo, 205 km per gran parte sui Muri delle Marche e con pioggia e freddo.
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E’ il giorno, l’ennesimo, di gloria per il campione nazionale d’Olanda, al secondo successo in questa Corsa dei due Mari dopo quello di due giorni fa a Gualdo Tadino. Il portacolori della Alpecin-Fenix attacca a 70 km dall’arrivo insieme a Rudy Molard, Egan Bernal e Wout Van Aert, poi si invola da solo ai -50 raggiungendo ben tre minuti di vantaggio.
Mentre gestiva la tappa con apparente tranquillità, a provare a rovinargli la festa è il leader della classifica generale Tadej Pogacar: lo sloveno della UAE -Emirates, dopo essere stato accompagnato dal fedele compagno di squadra in veste odierna di gregario Davide Formolo a causa di un improvviso salto di catena, molla la compagnia del principale avversario per il titolo, il belga Wout Van Aert, e va all’attacco. Il gruppetto si spezzetta in più tronconi, ci sono allunghi anche da parte di Fabio Felline e Marc Soler, vanno in crisi Fuglsang, Higuita ed anche Nairo Quintana, mentre Van Aert sale del suo passo.
Ed improvvisamente nell’ultimo giro si spegne la luce a Mathieu Van der Poel, che perde terreno rapidamente: Pogacar è una furia devastante e va a velocità doppia rispetto all’olandese e pare che possa addirittura raggiungerlo. Van der Poel non è più lucido e si vede, forse per il freddo e per le energie consumate nel suo assolo di 50 chilometri, rischiando di venire beffato dal campioncino sloveno a pochi metri dall’arrivo.
Il distacco all’ultimo chilometro è di soli 15”, Pogacar si avvicina ancora ma le pendenze della salita finale si fanno più lievi, dunque Van der Poel ce la fa mantenendo ancora 10” e giunge sul traguardo senza la forza di alzare le braccia e buttandosi a terra per lo sforzo incredibile. Tadej Pogacar guadagna ulteriori 39” su Van Aert e mette una seria ipoteca sulla classifica generale, mentre al quarto posto di tappa arriva il bravissimo Fabio Felline che si lascia alle spalle Egan Bernal e Davide Formolo.
Cosa può accadere ora? La maglia azzurra è sempre più sulle spalle dello sloveno della UAE Emirates, con 1’15” di vantaggio su Van Aert e 3’00” su Mikel Landa: restano solamente la frazione per velocisti domani (da Castelraimondo a Lido di Fermo) e la cronometro di 11 km martedì a San Benedetto del Tronto a delineare il definitivo risultato in questa bellissima Tirreno – Adriatico.
A cura di Andrea Giorgini©Riproduzione Riservata-Copyright© InBici Magazine