E’ Yates, ma non è Simon, quello del Giro d’Italia 2018. E’ Adam, suo fratello, quello che lo scorso anno si tolse, proprio qui alla Tirreno-Adriatico, l’immensa soddisfazione di vincere la tappa di Filottrano, dedicata a Michele Scarponi. Ma oggi si può fare benissimo confusione tra i due corridori inglesi: Adam ha conquistato la maglia azzurra alla Tirreno-Adriatico, Simon ha vinto la tappa della Parigi-Nizza.
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La domanda, quindi, sorge spontanea. Caro Adam, chi è il migliore tra te e tuo fratello? Quale dei due è il più bravo? “Ovviamente io – afferma sorridendo – non corriamo mai insieme perché abbiamo delle caratteristiche simili, quindi la Mitchelton-Scott ci fa correre entrambi come capitani per cercare di vincere il più possibile. Sono davvero felice per Simon, credo che oggi abbiamo dimostrato entrambi di essere fortissimi”.
Adam Yates è consapevole del fatto che non sarà facile conservare la maglia azzurra fino a San Benedetto del Tronto: “Roglic è senza dubbio l’avversario numero uno, va forte in salita ed è uno specialista della cronometro, anche oggi ha dimostrato di avere una marcia in più con la bellissima azione fatta nel finale. Di sicuro la cronometro di San Benedetto è più adatta alle sue caratteristiche, io contro il tempo me la cavo ma non sono uno specialista. Nelle prossime tappe si scende e si sale, come sulle montagne russe, e io cercherò di guadagnare ulteriore vantaggio”.
Il distacco tra Roglic e Yates, in classifica generale, è di soli sette secondi.
Da Pomarance, Carlo Gugliotta per InBici Magazine