Thibaut Punot iscrive il suo nome in cima al Tourmalet. Il portacolori della Groupama – FDJ si è imposto nella quattordicesima tappa del Tour de France 2019 staccando tutti gli avversari nei metri finali. Il francese ha preceduto di sei secondi il connazionale Julian Alaphilippe (Deceunick – QuickStep) che si difende così nel migliore dei modi in ottica classifica generale. Terzo posto invece per Steven Kruijswijk (Team Jumbo – Visma) davanti ad Emanuel Buchmann (Bora – Hansgrohe). Salita che è costata cara a diversi corridori come Rigoberto Uran (EF – Education First) o Geraint Thomas (Team Ineos), ma soprattutto a Richie Porte (Trek – Segafredo) e Nairo Quintana (Movistar) che hanno perso rispettivamente 2’05” e 3’24” da Pinot.
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Maglia gialla ovviamente resta Alaphilippe che ora ha 2’02” di vantaggio su Thomas e 2’14” su Kruijswijk.
C’era grande attesa per l’arrivo sul Tourmalet e la tappa rispetta i pronostici con grande spettacolo fin dai primi chilometri. Poco dopo il via dal gruppo allungano Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), Alexis Vuillermoz (AG2R-La Mondiale), Vincenzo Nibali e Matej Mohoric (Bahrain-Merida), Matthieu Ladagnous (Groupama-FDJ), Carlos Verona (Movistar), Luis Leon Sanchez (Astana), Sergio Henao (UAE Team Emirates), Lennard Kämna (Sunweb), Tim Wellens (Lotto-Soudal), Lilian Calmejane, Romain Sicard e Rein Taaramëe (Total Direct Energie), Ilnur Zakarin e Marco Haller (Katusha-Alpecin), Guillaume Martin (Wanty-Groupe Gobert) e Elie Gesbert (Arkéa-Samsic). Il gruppo dietro lascia via libera a questi 17 attaccanti senza però concedergli mai più di 2’40”.
Corsa poi che si infiamma già sulla salita di Col du Soulor quando la Movistar si porta in testa a fare un’andatura elevatissima. Tante le vittime di questo ritmo fra i quali spiccano sicuramente Romain Bardet (AG2R La Mondiale), Adam Yates (Mitchelton – Scott) e Fabio Aru (UAE Team Emirates)- In cima al GPM il gruppo principale è forte solo di una trentina di unità con un ritardo di 1’30” da Nibali e Wellens che nel mentre hanno allungato sul resto dei battistrada. Nella successiva discesa sia Aru che Yates riescono a rientrare nel gruppo maglia gialla, mentre su Nibali e Wellens rientrano prima Gesbert e poi anche Zakarin, Sanchez, Sicard, Kamna e Calmejane. Dietro però il ritmpo del gruppo è più elevato tanto che i battistrada transitano a 30 chilometri dalla conclusione con soli 30 secondi di margine. A quel punto tutti i fuggitivi tranne Sicard, Calmejane e Gesbert decidono di rialzarsi e vengono riassorbiti dal gruppo. Sicard inizia la salita con una cinquantina di secondi su Gesbert e Calmejane mentre il gruppo rallenta e transita a 1’23”. Sulle prime rampe della salita Calmejane si stacca e viene ripreso dal gruppo, dove non è più presente Yates, mentre Gesbert si riporta con grande facilità su Sicard staccandolo subito.
Il gruppo dopo Calmejane si riporta prima su Sicard, proprio mentre si stacca Daniel Martin (UAE Team Emirates) e successivamente Gesbert a 10 chilometri dalla conclusione. Il ritmo della Movistar comunque con cala e a sorpresa si stacca Nairo Quintana (Movistar) insieme ad Aru con la squadra spagnola che a quel punto si defila lasciando l’azione in mano al Team Ineos.
Il primo a rompere gli indugi a quel punto è Warren Barguil (Arkea – Samsic) che guadagna una ventina di secondi. A fare l’andatura allora si porta la Groupama – FDJ con David Gaudu che annulla l’azione di Barguil a 6 dalla conclusione proprio nel momento in cui Richie Porte (Trek – Segafredo) ed Enric Mas (Deceunick – QuickStep) perdono contatto. Quando mancano 4000 metri al traguardo deve alzare bandiera bianca anche Alejandro Valverde (Movistar) mentre a fare il ritmo arrivano i Jumbo – Visma con Laurens De Plus prima e George Bennett poi. Il ritmo del neozelandese costringe Barguil, Jakob Fuglsang (Astana) e Rigoberto Uran (EF Education First) a perdere terreno. In vista dell’ultimo chilometro decide di allungare Emanuel Buchmann (Bora – Hansgrohe) con i soli Steven Kruijswijk (Jumbo – Visma), Thibaut Pinot (Groupama – FDJ), Julian Alaphilippe (Deceunick – QuickStep), Egan Bernal (Team Ineos) e Mikel Landa (Movistar) che riescono a seguirlo mentre Geraint Thomas (Team Ineos) va in grande difficoltà. Nei metri finali a trovare il momento giusto per allungare è Pinot che si invola verso la vittoria davanti ad uno splendido Alaphilippe e Kruijswijk.
ORDINE D’ARRIVO
1
|
No51 | 3h 10′ 20” | |||
2
|
No21 | + 00′ 06” | |||
3
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No81 | + 00′ 06” | |||
4
|
No12 | + 00′ 08” | |||
5
|
No2 | + 00′ 08” | |||
6
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No65 | + 00′ 14” | |||
7
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No91 | + 00′ 30” | |||
8
|
No1 | + 00′ 36” | |||
9
|
No211 | + 00′ 38” | |||
10
|
No71 | + 00′ 53” | |||
11
|
No82 | + 00′ 58” | |||
12
|
No62 | + 00′ 58” | |||
13
|
No83 | + 01′ 19” | |||
14
|
No131 | + 02′ 05” | |||
15
|
No53 | + 02′ 26” | |||
16
|
No25 | + 02′ 54” | |||
17
|
No61 | + 03′ 24” | |||
18
|
No136 | + 03′ 29” | |||
19
|
No122 | + 03′ 33” |
CLASSIFICA GENERALE
1
|
No21 | 56h 11′ 29” | |||
2
|
No1 | + 02′ 02” | |||
3
|
No81 | + 02′ 14” | |||
4
|
No2 | + 03′ 00” | |||
5
|
No12 | + 03′ 12” | |||
6
|
No51 | + 03′ 12” | |||
7
|
No91 | + 04′ 24” | |||
8
|
No71 | + 05′ 22” | |||
9
|
No62 | + 05′ 27” | |||
10
|
No25 | + 05′ 38” | |||
11
|
No65 | + 06′ 14” | |||
12
|
No131 | + 06′ 49” | |||
13
|
No211 | + 07′ 17” | |||
14
|
No61 | + 07′ 19” | |||
15
|
No136 | + 09′ 03” | |||
16
|
No121 | + 09′ 50” | |||
17
|
No206 | + 09′ 55” | |||
18
|
No101 | + 10′ 37” | |||
19
|
No53 | + 11′ 00” | |||
20
|
No122 | + 11′ 19” |
A cura di Riccardo Zucchi per Inbici magazine