Arrivano le Alpi al Tour de France 2022 e viene fuori una tappa numero undici davvero incredibile: da Albertville al Col du Granon, show della Jumbo-Visma che ribalta la classifica generale lanciando un meraviglioso Jonas Vingegaard. Il danese coglie il successo parziale e vola in vetta alla graduatoria.
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Anche oggi una gran battaglia per portare via la fuga giusta. All’attacco Christophe Laporte e Wout van Aert (Jumbo-Visma), Mikael Cherel (AG2R Citroën), Nils Politt e Maximilian Schachmann (BORA – hansgrohe), Andrea Bagioli e Mattia Cattaneo (Quick-Step Alpha Vinyl), Simon Geschke e Ion Izagirre (Cofidis), Kamil Gradek e Dylan Teuns (Bahrain – Victorious), Mathieu Van der Poel e Guillaume Van Keirsbulck (Alpecin-Deceuninck), Jonas Rutsch (EF Education-EasyPost), Warren Barguil (Arkéa Samsic), Mads Pedersen e Tony Gallopin (Trek – Segafredo), Pierre Latour e Maciej Bodnar (TotalEnergies) e Krists Neilands (Israel – Premier Tech).
Il drappello al comando ha guadagnato un margine importante sul gruppo Maglia Gialla, ma successivamente si è infiammata in modo inaspettato la corsa. Sul Col du Télégraphe la Jumbo-Visma ha alzato il ritmo, per lanciare Primoz Roglic: a rispondere all’azione dello sloveno il connazionale Tadej Pogacar in Maglia Gialla. Continui scatti, con ovviamente anche Jonas Vingegaard a ruota, ma nessuno è riuscito a fare il vuoto. Lo stesso scenario si è ripetuto poco dopo sul Col du Galibier: ancora la squadra neerlandese ad attaccare, ancora Pogacar a rispondere. Proprio Roglic, che aveva acceso le micce, è andato in difficoltà dovendo pagare dazio.
Davanti, tra i fuggitivi, ha allungato Warren Barguil che si è preso i punti sui due GPM salutando la compagnia ed approcciando l’ascesa conclusiva in solitaria. Jumbo-Visma e UAE Emirates però hanno alzato l’andatura nel gruppo dei migliori, puntando la vittoria di tappa: ad anticipare i tempi ci hanno provato Nairo Quintana (Arkéa Samsic) e Romain Bardet (DSM), ma è stata ovviamente battaglia tra i primi della classe.
Vingegaard a circa cinque chilometri dal traguardo ha lanciato il suo attacco e Pogacar non è riuscito a rispondere: il danese a mano a mano ha guadagnato diversi secondi sulla Maglia Gialla, che è andata proprio in crisi. Trionfo in solitaria per Vingegaard davanti ad un super Quintana e a Bardet. Quarto Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) a 1’40”, poi Gaudu e Yates, mentre Pogacar perde addirittura 2’53”.
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