Una montagna leggendaria che ha visto brillare Michael Woods: sul Puy de Dôme il canadese agguanta a 36 anni la vittoria più bella della carriera. Il corridore della Israel – Premier Tech trova la fuga giusta e si prende il successo in vetta al Vulcano nella nona tappa del Tour de France 2023 che anticipa il giorno di riposo. Dietro non c’è grande battaglia tra i big, con Pogacar che guadagna ancora qualcosa su Vingegaard che resta leader.
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Neanche il tempo di partire e si è subito formata la fuga di giornata. Quattordici gli uomini all’attacco: Neilson Powless (EF Education Easypost), Matteo Jorgenson e Gorka Izagirre (Movistar Team), Matej Mohoric (Bahrain-Victorious), Clément Berthet (AG2R Citroën Team), Michael Woods e Guillaume Boivin (Israel – Premier Tech), Victor Campenaerts (Lotto Dstny), David de la Cruz e Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team), Jonas Abrahamsen e Jonas Gregaard (Uno-X Pro Cycling Team), Mathieu Burgaudeau e Pierre Latour (TotalEnergies).
Il plotone ha provato a reagire prontamente, ma non è riuscito a chiudere il gap e dunque si è rialzato del tutto. Jumbo-Visma a controllare, non puntando però alla vittoria e lasciando oltre 15′ di margine ai fuggitivi. Davanti sul finale si è rotta la collaborazione e a prendere l’iniziativa è stato Jorgenson, andato via in solitaria.
Lo statunitense ha approcciato in vetta con oltre un minuto di vantaggio l’ascesa conclusiva. Gran passo per lui, ma non è bastato: l’incubo a 500 metri dalla conclusione, quandoalle sue spalle è arrivata la super rimonta di Woods che lo ha raggiunto e staccato. Capolavoro del canadese davanti a Latour, con terzo Mohoric e quarto Jorgenson.
In gruppo non c’è stata la sfida annunciata sin dai primi chilometri. Jumbo-Visma a dettare il ritmo, ma a 2 chilometri dall’arrivo lo scatto è stato di Tadej Pogacar: Jonas Vingegaard è riuscito a rispondere, ma alla fine ha dovuto concedere in ogni caso una manciata di secondi al rivale, conservando la Maglia Gialla.
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