Giulio Pellizzari sarà uno dei grandi nomi da seguire quando entrerà nel gruppo professionistico il prossimo anno. Al ventenne scalatore, che ha concluso secondo in una tappa del Giro d’Italia, non manca l’esperienza. Tuttavia, passando dalla VF Group-Bardiani-Faizané CSF alla Red Bull – BORA – hansgrohe il prossimo anno, Pellizzari, che deve ancora vincere la sua prima gara professionistica, sarà sotto i riflettori di tutti.
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Considerato uno dei migliori corridori U23 nel peloton, ci si aspetterebbe che Pellizzari vinca facilmente le gare minori, ma in realtà deve ancora vincere nel 2024. Per lui la cosa più importante era dimostrare che era il più forte, poi magari non vinceva. Da piccolo era competitivo, per lui l’obiettivo era dimostrare la sua forza. Anche al Memorial Pantani, per lui la gara è finita in cima alla salita. Andava a tutta e quando si girava e vedeva di aver staccato tutti i corridori forti, si sentiva soddisfatto. In Friuli accadde lo stesso, voleva staccare Torres in salita, che due settimane prima aveva vinto l’Avenir con grandi numeri.
Rimpianti per non aver corso il Tour de l’Avenir col senno di poi? Ora sì. Prima no. La stagione sarebbe cambiata un po’, ma il fatto che Torres e Widar andassero forte lo avrebbe stimolato molto. Correre tra gli under aiuta a imparare a vincere.
Il prossimo anno, Pellizzari diventerà improvvisamente UNO da tenere d’occhio – un ruolo che attende con particolare entusiasmo: È contento di questo, è una sfida che lo stimola e gli piace. Il grande obiettivo dell’italiano è raggiungere qualcosa a cui i giovani ciclisti possano guardare con ammirazione: Vuole diventare il corridore idolo dei bambini. Dal 2025 si sente di poter dire che quando crescerà sarà un ciclista, prima ci pensava e non ci pensava, ora ci crede.”
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Arabba: La Perla delle Dolomiti per il CicloturismoA cura della redazione di Inbici News24
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