“Ho subito capito la gravità dell’incidente, poi mi sono reso conto che era lui”. Poche parole, interrotte da tanta commozione. Dylan Groenewegen ha deciso di parlare ai microfoni dei giornalisti, pochi giorni dopo l’incidente nella prima tappa al Tour de Pologne.
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Il velocista della Jumbo-Visma non cerca giustificazioni, ed è visibilmente scosso il grave incidente. Il video è stato proposto da Eurosport. “Per come ho visto i compagni di squadra di Fabio precipitarsi intorno a lui, ho capito che la situazione era grave. Ora posso solo sperare nella miglior guarigione possibile”.
A onor del vero, bisogna anche pontare l’accento sul fatto che le transenne posizionate a bordo strada non hanno retto l’impatto. Questo è un problema sul quale bisognerebbe porre di più l’accento rispetto a quanto fatto fino ad oggi: oltretutto, Jakobsen cade sui binari di una ferrovia, quindi l’arrivo di per sé era davvero molto pericoloso: se poi non vengono utilizzate delle transenne alte due metri, come dovrebbero prevedere i regolamenti UCI, gran parte della responsabilità deve essere dell’organizzatore.
“Sono mortificato per il mio errore – prosegue Groenewegen nella sua disamina – il mio era uno sprint, e il mio errore è stato quello di cambiare traiettoria. Non avrei mai immaginato che potesse finire così. Adesso posso solo pregare per un rapido recupero di Fabio”.