Un bel terzo posto che, al momento, regala grandi soddisfazioni. Per Aleksandr Vlasov, portacolori russo della Astana, questo Giro d’Italia è un giro in crescita.
“Se mi aspettavo questo terzo posto? Sono uscito in forma dal Tour of the Alps, cercando di preparare al meglio la corsa rosa – racconta il portacolori del team kazako -. Sono davvero contento sia del terzo posto sul podio a Campo Felice (Rocca di Cambio) che della classifica generale. Una tappa dura con arrivo sullo sterrato. Ho dato il massimo. Il Giro però è ancora agli inizi”.
Vittorioso tre anni fa a Ca’ del Poggio, nel trevigiano, nell’ultima frazione contro il tempo al Giro d’Italia under23, Aleksandr Vlasov già faceva vedere le sue grandi potenzialità di corridore. Forte a cronometro, in salita e negli arrivi con qualche strappettino, è un cliente scomodo per gli avversari: “Sto abbastanza bene rispetto allo scorso anno quando ho dovuto abbandonare il Giro per problemi di salute. Gli avversari? Sia per la classifica finale che per le tappe impegnative sulle Alpi i nomi secchi sono tre: Egan Bernal che sta andando davvero forte. Ma a tenere il passo con il colombiano c’è anche Remco Evenepoel. E non scordiamoci di Giulio Ciccone, a Campo felice è andato davvero forte e pedala molto bene”.
Quali le tappe per te più temibili? “Ora mi devo concentrare molto sulla tappa di Montalcino che è davvero dura; anche se può sembrare una frazione interlocutoria farà selezione. E poi ovviamente lo Zoncolan. Li si deciderà il Giro d’Italia e poi quella di Sega di Ala. Una tappa con tanti metri di dislivello. Al momento mi va bene così, cerco di tenere il terzo posto in classifica. Siamo solo a metà Giro, tante cose possono ancora cambiare”.
a cura di Tina Ruggeri Copyright© InBici Magazine ©Riproduzione