Peter Stetina: Il passaggo dalla strada al Gravel non è scontato

Quest’anno, Peter Stetina (Canyon) parteciperà per la quinta volta all’Unbound Gravel 200. Nel corso delle sue 4 partecipazioni all’Unbound Gravel 200, il ciclista statunitense, reduce dal titolo generale al Belgian Waffle Ride Tripel Crown, ha notato un aumento della velocità e dell’intensità della gara, entrambi legati all’incremento della qualità del campo partecipanti.

L’ultima vittoria individuale per gli uomini élite risale al 2019, quando Colin Strickland ha vinto il percorso nord nove minuti prima di Stetina, che a sua volta ha preceduto Alex Howes di altri 11 minuti. Le tre gare successive hanno visto sprint decisi al fotofinish, con la competizione del 2023 che ha visto Keegan Swenson (Santa Cruz Bicycles) tagliare per primo il traguardo davanti a Petr Vakoc, con Stetina che è stato l’ultimo del gruppo di sette corridori, distante solo otto secondi dalla vittoria.

Durante una conferenza stampa virtuale prima dell’Unbound Gravel della scorsa settimana, Stetina ha dichiarato ai media: “Penso che molti corridori siano molto sorpresi da quanto veloce e intenso sia diventato il ciclismo ora, cosa che è cambiata immediatamente. Gli arriv al fotofinish sono sempre più comuni e la competizione si fa sempre più serrata, il che per me è positivo. Questa è una nuova disciplina ed è fantastico, offre ai corridori un’altra opportunità di essere professionisti”.

“Tra i primi a passare dalla strada al gravel, ho visto molti amici e ex colleghi della strada seguirmi, e si sono visti vari gradi di successo. Penso che ci siano corridori come Vakoc, che hanno ottenuto subito ottimi risultati. Sanno gestire la logistica. Altri corridori invece hanno mancato l’obiettivo. Essere un buon ciclista su strada non si traduce necessariamente in un buon corridore di gravel.

“Non penso che si possa prevedere quale corridore proveniente dalla strada sarà un buon corridore di gravel. Non voglio che il gravel diventi semplicemente una gara su strada fuoristrada, anche se…

A cura della redazione di Inbici News24
Copyright © Riproduzione Riservata Inbici Media Group