Il 4 ottobre prossimo Agostino Omini avrebbe compiuto 98 anni, ma questa mattina ha deciso di lasciare la propria famiglia, amici ed il mondo del ciclismo al quale aveva dedicato una vita. Milanese di nascita e con una lunga carriera dirigenziale iniziata nel 1950, Omini ha ricoperto ruoli di rilievo fino ai vertici dell’U.C.I.
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Iniziò come direttore del gruppo sportivo Simonetta a Milano e, nel 1962, entrò nel direttivo del Comitato Regionale Lombardo della F.C.I. Sotto la guida di Adriano Rodoni, Omini si distinse come responsabile del settore trasporti ai mondiali di Salò. Nel 1968 divenne vice-presidente dell’U.C.I.P. e nel 1973 assunse la guida del Comitato Regionale Lombardo, raddoppiando il numero delle società e dei tesserati.
Nel 1981 fu eletto presidente della Federazione Italiana, carica che mantenne fino al 1995. Promotore di eventi importanti e membro della giunta CONI, nel 1989 contribuì alla nascita dell’Unione Europea di Ciclismo. Riconosciuto a livello internazionale, ricevette l’Ordine Olimpico nel 2000 e nel 2001 fu nominato “vice-presidente onorario a vita” dall’U.C.I.
Omini ha lasciato un’eredità significativa nel ciclismo, ricordato per il suo impegno e i suoi successi, accompagnato dai ricordi di un’epoca ricca di sfide e soddisfazioni.
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Cicloturismo sulla Riviera dei Fiori: Tra Mare e MontiA cura della redazione di Inbici News24
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