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AL VIA IL PRIMO PROGETTO DI MAPPATURA E TOPONOMASTICA DELLE CICLABILI

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ExtraGiro e il Comune di Rosà lanciano il progetto pilota del nuovo format

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È stato presentato Rosà in Bici, il primo progetto strutturato per portare maggiore attenzione sui sistemi viari alternativi. Dopo la mappatura di oltre 50 km di percorsi, una commissione ad hoc storico-culturale-ciclistica identificherà i nuovi nomi, omaggio a campioni del ciclismo o illustri cittadini, che contribuiranno a raccontare la storia locale. Il progetto è destinato a svilupparsi su altri territori su scala nazionale.

È stato presentato Rosà in Bici, il primo vero progetto strutturato sul territorio di mappatura e toponomastica delle ciclabili, un vero cronoprogramma di azioni per generare comportamenti virtuosi in ambito della mobilità sostenibile.
In cabina di regia ci sarà ExtraGiro, già promotore di numerosi progetti che coniugano il ciclismo con il cambio della cultura della mobilità, anche con il patrocinio della Federciclismo, che realizzerà questo innovativo progetto di toponomastica insieme al Comune di Rosà (Vi), nel Comprensorio bassanese, che ha dimostrato la propria concreta volontà di mettere la bicicletta al centro per una nuova progettualità legata alla mobilità sostenibile, all’ambiente, alla salute e alla sicurezza.

Rosà in bici è un progetto pilota, destinato ad allargarsi ad altri territori su scala nazionale, che prevede una fase di mappatura e informazione sulle piste ciclabili e ciclopedonali, con la grande novità della realizzazione della prima toponomastica cittadina delle ciclabili, realizzata con il contributo di una commissione ad hoc storico-culturale-ciclistica: in questo primo passaggio si vuole consegnare ai territori una nuova cartografia integrata, in cui i nuovi nomi delle ciclabili urbane racconteranno la storia locale con un diverso punto di vista sulla mobilità, portando maggior attenzione sui sistemi viari alternativi. I principali collegamenti verranno infatti accostati a nomi di campioni del ciclismo ed illustri cittadini.
A seguire ci saranno le azioni di coinvolgimento reciproco tra aziende ed istituzioni per spostare una quota (si spera sempre cresce) di mobilità quotidiana sulle biciclette e sui percorsi ciclopedonali, in modo da avere una grande progetto d’insieme che coinvolga la comunità intera.

«Noi di ExtraGiro non abbiamo dubbi – spiega Marco Pavarini, direttore ExtraGiro: il futuro ha la bici al centro. Ci sono territori, Amministrazioni e aziende che lo hanno già capito e con cui dialoghiamo ogni giorno per guidare questa trasformazione che ormai è già partita. Siamo a Rosà, territorio particolarmente attento a questa tematica, per siglare un patto e sostenere le scelte di questo territorio. Rosà infatti si propone come primo Comune che avvia questo progetto pilota da allargare ad una area vasta e coinvolgere tutti gli attori che hanno sensibilità su questo tema».



«La mappatura e lo studio della toponomastica – ha spiegato il sindaco di Rosà, Paolo Bordignonsono strumenti che vanno nella direzione di avvicinare la gente alla mobilità dolce accrescendo la cultura degli spostamenti su ciclabili. Allargheremo questo progetto cercando di coinvolgere la scuola e le diverse aziende, grazie al supporto delle Categorie economiche e mettendo in rete le altre Amministrazioni così da poter far crescere tutto il Comprensorio».

La presentazione del progetto Rosà in Bici ha visto anche il collegamento del presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti e del presidente mandamentale degli Industriali, Andrea Visentin.
La Giunta comunale, forte dei positivi riscontri ottenuti ospitando la partenza (anno 2019) e l’arrivo (anno 2020) del Giro d’Italia Under 23, ha dato incarico agli stessi organizzatori di Extragiro, il gruppo emiliano-romagnolo nato dalla collaborazione tra Nuova Ciclistica Placci 2013 presieduta da Marco Selleri e da Communication Clinic di Marco Pavarini, di mappare l’intera rete di piste ciclabili, oltre 50 km di percorsi protetti che collegano nelle quattro direttrici il Paese ed i suoi servizi. Non solo. Alla mappatura seguirà lo studio della toponomastica, con i principali collegamenti che verranno accostati a nomi di campioni del ciclismo ed illustri cittadini.

Rosà sarà paese pilota in Veneto con un modello di comunicazione che punta ad incentivare l’uso della bicicletta tanto per gli spostamenti casa-lavoro che per il tempo libero, promuovendo il territorio e le sue bellezze.
La mappatura avviata nelle scorse settimane e l’analisi dei flussi saranno il necessario punto di partenza ed un’utile fotografia per sviluppare alcuni servizi che verranno resi fruibili ad esempio tramite App per smartphone ed avviare, in seconda battuta, alcuni progetti che coinvolgeranno le scuole e le realtà produttive e commerciali. Con Extragiro in cabina di regia, sono già stati avviati contatti con le prime Aziende della zona per aprire dei tavoli di lavoro mirati a favorire lo spostamento di dipendenti e collaboratori su bicicletta, offrendo incentivi e nuovi servizi.

Per info sull’attività di ExtraGiro: www.extragiro.it

©Riproduzione Riservata-Copyright© InBici Magazine

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