Il Commissario Tecnico fa i complimenti alla manifestazione di Riolo Terme. Gli organizzatori: “Edizione indimenticabile”
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Anche il commissario tecnico della nazionale italiana di ciclismo Davide Cassani ha partecipato ieri a Riolo Terme alla cerimonia di chiusura del Rally di Romagna – Gyproc Saint Gobain, la cinque giorni dedicata al mondo dell’off-road. Una presenza prestigiosa per rendere omaggio ad un’edizione da record, con oltre 350 partenti ed un livello tecnico sempre più elevato.
Alla fine, il successo in classifica generale è andato al tedesco Mathias Frohn (Team Firebike Handelshof) vincitore di quattro delle cinque tappe del Rally che ha superato di 8 minuti e due secondi il connazionale Steffen Rick e di 9 minuti ed undici secondi l’olandese Gosse Van Der Meer che si è consolato andando a vincere ieri l’ultima frazione.
Primo degli italiani Daniele Magagnotti (Team Avesani), decimo a 51 minuti di ritardo dal vincitore.
A livello femminile, dominio assoluto per la belga Helena Plasschaert, vincitrice per distacco di tutte e cinque le frazioni e 52esima assoluta (dunque davanti a tantissimi uomini). Helena ha preceduto in classifica generale la svizzera Antonia Bunter e la connazionale Sara Michielsens.
“E’ stata un’edizione che ha superato le nostre più rosee aspettative – spiega il presidente del Romagna Bike Grandi Eventi Stefano Quarneti – per noi, dopo un anno di stop, è stata la conferma di un modello organizzativo vincente e la riprova che Riolo Terme ha tutto per affermarsi come una delle grandi capitali italiane della mtb”.
Anche il sindaco Alfonso Nicolardi si è complimentato con gli organizzatori per “la splendida riuscita della manifestazione”, sottolineando in particolare il “prezioso contributo garantito dal Raly di Romagna al turismo locale”.
“Il Rally è ormai una rassegna consolidata – ha concluso il direttore generale Davide De Palma – con un suo pubblico ed un’immagine ormai di dimensione europea. Abbiamo lavorato tantissimo a questa edizione, ma alla fine i protocolli di sicurezza hanno tenuto e, come ci eravamo prefissati, siamo riusciti a garantire ai nostri atleti i più alti standard di sicurezza”.
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