Come vestirsi per andare in bici? Occorre farlo “a cipolla”, è ovvio, e questo ormai lo hanno capito quasi tutti. Se, però, c’è un periodo dell’anno in cui questo monito è ancora più valido, beh, questo è esattamente quello delle stagioni di mezzo, della primavera o dell’autunno che stiamo vivendo. Che poi in molte zone del nostro Paese l’inverno – quello vero – sia sempre di più un ricordo e che i giorni l’anno in cui il freddo severo si contino sulle dita di una mano, questo è ulteriore fattore che avvalora questo criterio di vestizione “a strati” adatto per il ciclista sportivo.
Tanto più che l’industria di settore mette oggi a disposizione capi sempre più evoluti, membrane sempre più tecniche e tessuti di estrema qualità, che riescono con ingombri e un’aderenza davvero minima a garantire caratteristiche impensabili fino a qualche anno fa. Tutto questo con l’ulteriore possibilità di combinare capi e soluzioni diverse, per ottenere un ventaglio di modalità di vestirsi così vasto per poter affrontare condizioni climatiche e temperature delle più diverse. Questa premessa calza a pennello per indicare come vestirsi in una stagione mutevole come è l’autunno, e questo discorso è ancor più calzante per introdurre i capi della svizzera Assos, che noi di In Bici Magazine stiamo provando proprio in questo periodo dell’anno.
Video test Assos Equipe Rs Spring Fall
Clima Code, il significato di quei numeri
Una maglia intima, un giacchetto, dei pantaloni e un paio di ginocchiere: questi i capi che Assos abbiamo provato in questo autunno. Si tratta di articoli appartenenti alla categorie Clima Code 2/3. Di cosa si tratta? Semplice: per classificare i suoi capi in base alla destinazione climatica, l’azienda elvetica utilizza la tripartizione “1” per i capi estivi, “2” per le mezze stagioni e “3” per l’inverno. È un criterio semplice con cui l’utente individua subito lo spettro climatico più consono ai vari capi, ma che non impedisce certo di abbinare nell’utilizzo articoli appartenenti a Clima Code differenti, come ad esempio abbiamo fatto noi unendo capi della 2/3 ad altri della 1/3. Si ottengono in questo modo combinazioni che consentono non solo e non tanto di affrontare qualsiasi condizione climatica nel modo più preciso possibile, ma più che altro permettono di personalizzare l’outfit in base alle preferenze personali e alla tua personale percezione di temperatura.
La maglia intima
La Spring Fall LS Skin Layer è la maglia intima a maniche lunghe, è la declinazione per le mezze stagioni della collezione omonima, novità importante della collezione Assos 2020, caratterizzata da una costruzione incredibilmente confortevole sulla pelle. La parte del busto, infatti, ha una struttura tubolare, ovvero è totalmente priva di cuciture, in modo da creare meno frizioni possibili sula pelle. Assos ci spiega che la linea Skin Layer adotta un filato con fibre di carbonio che allontana i cattivi odori e facilita l’espulsione del sudore. La prova ha confermato in pieno queste prerogative, ma più che altro ha ribadito la sensazione piacevole che questo filato ti da sulla pelle: la compressione è costante e la percezione è estremamente soffice, sia sul busto sia sulle braccia.
Passando alle caratteristiche isolanti, in questo autunno fino ad ora mite le proprietà termiche di questo capo sono risultate evidenti, direi quasi eccessive se questo capo lo si indossa con temperature superiori ai 16 gradi e se lo si abbina al giubbino che andiamo ora a recensire. Probabilmente, in situazioni e condizioni climatiche simili, l’abbinata ideale è l’intimo Spring Fall a maniche corte, anche questo ulteriore opzione di una collezione prodotto davvero vasta.
La Spring Fall LA Skin Layer costa 90 euro ed è disponibile in quattro misure.
Il giubbino
Il giubbino Equipe RS Spring Fall Jacket è esempio quanto mai lampante di quanto i capi Assos con la sigla RS siano accomunati da un fitting estremamente calzante e aderente, come impongono i canoni e le necessità del ciclismo agonistico. RS è infatti la linea “racing” della Casa elvetica, sviluppata anche in base alle esigenze e i feedback dei numerosi atleti professionisti vestiti Assos, e a sua volta declinata in linee prodotto adatte a coprire tutte le tre categorie Clima Code.
Dunque, che questo giubbino sia un vero e proprio guanto sulla pelle ce lo ricorda il taglio che il produttore chiama aeroFit e soprattutto il fatto che la compressione che il giacchetto ha esercitato sulla pelle è stata sì ben distribuita su tutto il busto, ma è stata “decisa”, come può piacere a chi il ciclismo lo interpreta in modo estremamente racing e che queste sensazioni vuole comunque sentirsele addosso non solo in corsa, ma anche quando si allena in autunno o in primavera.
Aderenza ottimale evidentemente significa anche aerodinamica ai massimi livelli, a sua volta avvalorata da tessuti di tipologia differente, impiegati (anche) per favorire la penetrazione all’aria. In questo senso fa molto anche la costruzione e il tessuto delle maniche in Sonic-SN: si tratta di un tessuto estremamente elastico, quasi una seconda pelle, dotato di un lato spazzolato microsabbiato che aumenta le proprietà isolanti. Le maniche terminano con polsini a taglio vivo che sono davvero un trionfo di tecnologia applicata ai tessuti, con il loro interno siliconato che li stabilizza perfettamente sui polsi. In prova, le maniche ci hanno dato un’ottima sensazione di aerodinamica oltre a discrete qualità isolanti. Più indicato in quest’ultimo senso è il tessuto utilizzato sulla porzione interna del busto, che è ovviamente la parte del corpo che più necessita di protezione dal freddo: qui il tessuto che domina si chiama Rhombus, a ricordare la forma in rilievo che lo caratterizza internamente e che favorisce sia l’isolamento sia il flusso d’aria. All’esterno, invece, le medesime porzioni di capo sono accoppiate al Push Pull, tessuto a maglia in ordito sviluppato specificamente da Assos e da tempo apprezzato per la sua elevata elasticità e la rapida asciugatura.
Sempre per rimanere nella porzione anteriore del busto, degna di nota è la tecnologia Diffusor, con due accessi per l’aria posizionati sotto le clavicole, che lasciano entrare l’aria fresca per una ulteriore ventilazione, ma lo fanno soltanto quando il ciclista è nel massimo sforzo, con il busto orizzontale nella cosiddetta posizione aerodinamica, e per questo necessita di maggiore aerazione. In queste condizioni, è evidente, abbassare la zip non è certo l’opzione più comoda, ed ecco il perché di queste originali e funzionali “valvole”.
Le tasche utilizzano l’architettura tripartita collaudata da Assos, e nella fattispecie si adeguano al fitting estremamente aderente che caratterizza tutto il capo. La loro posizione alta rispetto alla zona lombare e il tessuto elastico che le realizza, fa sì che gli oggetti contenuti rimangano bene in posizione, senza pendolare verso il basso oppure muoversi lateralmente.
Infine il sistema di chiusura, ovviamente a zip intera e con comodo cursore bidirezionale, utile per adattare la chiusura anche nella porzione bassa. Entrambi i tiretti sono in metallo, quello superiore ha forma ergonomica: si può gestire e manovrare facilmente anche con una sola mano, e questo anche grazie alla stabilità del supporto su cui è ancorato.
Le impressioni generali di utilizzo e il campo di applicazione a nostro avviso? Questo giacchetto è capo per agonisti, di quelli che non vogliono sentire nemmeno un millimetro quadrato di lembo svolazzare mentre pedalano e che vogliono tutto estremamente fasciante addosso: crediamo che, se accoppiato con la maglia Skin Layer Spring Fall, questo è un giubbino che in tante zone del nostro Paese (e aggiungiamo con le temperature sempre più miti che caratterizzano i nostri tempi), si può utilizzare anche ben oltre i limiti dell’autunno. Accoppiandolo a un intimo estivo, invece, il suo campo di applicazione può salire a temperature comprese tra 16 e 22 gradi circa, e in questo caso si percepiscono ancora di più tutte le qualità di aerazione e di aerodinamica del suo fitting aero e delle sue maniche impalpabili che lo rendono “seconda pelle”, o come dice Assos, “una via di mezzo tra una maglia intima a maniche lunghe e un antivento.
Il giubbino Equipe RS Spring Fall costa 300 euro ed è disponibile nelle taglie da XS a XXL.
I pantaloni
Gli Equipe RS Spring Fall BiB Bib Shorts sono i più versatili tra i pantaloni della omonima linea Spring Fall: sono la perfetta via di mezzo tra i pantaloncini estivi con bretelle e le calzamaglie per le mezze stagioni. E soprattutto, accoppiati con le ginocchiere o i gambali Assos, acquisiscono ulteriore versatilità indirizzandosi ancor più verso i climi rigidi.
L’architettura di costruzione, il taglio anatomico e il fitting “racing” di questo capo sono identici a quelli dell’omologo pantalone estivo Equipe RS che noi di In Bici avevamo testato qui www.inbici.net/rivista-ciclismo/assos-la-qualita-addosso/
La differenza sostanziale è che in questo caso il tessuto che realizza il pannello con forma “a farfalla” che cinge gambe e la vita è il nuovo Osmos Heavy, un tessuto in cotone pettinato (ossia ottenuto dalla lavorazione di fibre naturali lunghe, che consentono di ottenere un filato fine e non “peloso”), altamente isolante, traspirante e soprattutto estremamente morbido al contatto con la pelle. Il lato esterno ha invece la classica finitura a maglia in ordito e provvede al ruolo di compressione necessario per i pantaloncini da ciclismo. A proposito di compressione, dicevamo che anche in questo caso la calzata è estremamente fit e racing, come si addice a questa linea prodotto. Inoltre, visto che la zona anteriore è la più esposta al vento e all’impatto degli elementi, qui troviamo anche il tessuto Sphere Ultra impiegato con struttura a due strati twinDeck, che blocca l’aria fredda nella zona del basso ventre e in quella inguinale, che necessitano di maggiore protezione.
Impressioni durante l’uso? Abbiamo ritrovato tutte le prerogative di eccellenza che contraddistinguono gli Equipe RS “estitvi” (e quindi estremo confort del fondello S9 con tecnologia Golden Gate del pannello, estrema stabilizzazione dovuta alle bretelle insertate nel tessuto con l’architettura Rollbar), ma tutto questo declinato su un pantaloncino estremamente isolante, soffice sulla pelle. Questo è un pantaloncino che da il meglio di sé con temperature comprese tra 10 e 20 gradi gradi circa. Certo è che nel primo caso, ossia più ci si avvicina a “regimi” freddi, la migliore funzione questo pantalone lo svolge se accoppiato ai gambali oppure alle ginocchiere, che sono il complemento perfetto (e se si volge versoi il freddo il complemento obbligato) di questo capo. Nel caso opposto, ossia “regimi” più verso il caldo, nulla vieta di utilizzare questo pantalone da solo, senza gambali, ad esempio come succede a quelli che, anche se la temperatura non è particolarmente rigida, preferiscono comunque sentire isolamento e protezione sulle cosce e sulla zona addominale.
Il pantalone Equipe RS Spring Fall costa 230 euro ed è disponibile nelle taglie da XS a XXL.
Le ginocchiere
La collezione Assos prevede una gamma estremamente ricca di gambali e ginocchiere, che a tutti gli effetti sono l’accessorio più utilizzato dai professionisti, che in questo articolo hanno trovato l’alleato migliore per modulare e personalizzare il loro outfit e che preferiscono maggiore elasticità di scelta rispetto alla soluzione univoca rappresentata dall’impiego della calzamaglia. Nel nostro caso abbiamo provato le ginocchiere Knee Warmer, che in questa più aggiornata versione testata sono state leggermente allungate (di 7 centimetri) rispetto alle ginocchiere precedenti, così da diventare opzione molto simile al vero e proprio gambale. I Knee Warmer sono dunque realizzati in tessuto elastico RX light, perfetto per le temperature non troppo rigide (indicativamente tra i 14 e i 18 gradi) e sono anche trattati con la finitura idrorepellente proprietaria DWR. Particolarmente apprezzata, inoltre, è stato il loro taglio anatomico, per cui il margine superiore ha un design asimmetrico, così disegnato per adattarsi perfettamente alla gamba destra e alla sinistra, evitando le fastidiose (e in certi casi dolorose) frizioni che talvolta si verificano indossando gambali di bassa qualità, che entrano “in conflitto” con il tessuto del pantaloncino.
Le ginocchiere Knee Warmer costano 45 euro e sono disponibili in due taglie.
Informazioni: www.assos.com
a cura di Maurizio Coccia – Copyright © iNBiCi Magazine