“Io ho un pensiero condiviso con altri importanti organizzatori. L’agonismo è intrinseco alle Granfondo. Sia il presidente federale Renato Di Rocco che il presidente di Formula Bici, Roberto Sgalla, pensano che bisogna eliminare l’agonismo dalle gare amatoriali di ciclismo, ma il problema non è questo”.
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Sono le parole di Ivan Piol, organizzatore della Sportful Dolomiti Race, una delle manifestazioni amatoriali più importanti d’Italia, rilasciate durante la trasmissione radiofonica Ultimo Chilometro.
Piol spiega: “Visto che alla partenza delle Granfondo viene dato un numero, è giusto offrire la possibilità di correre per la vittoria. Il problema non è l’agonismo: il problema sono le squadre create appositamente per andare a vincere le Granfondo, e che quindi pagano i ciclisti per andare a gareggiare. Fino a che c’è gente che porta avanti questo sistema ci saranno sempre dei problemi. Noi del Pedale Feltrino abbiamo una squadra amatoriale, ma ognuno partecipa alle manifestazioni che vuole e ognuno si prepara in base alle proprie possibilità, nel vero spirito amatoriale. Poi se qualcuno ottiene dei risultati siamo felicissimi, ma tutto finisce lì”.
L’agonismo potrebbe però essere momentaneamente accantonato in vista delle gare amatoriali che dovrebbero svolgersi una volta terminata l’emergenza Coronavirus. “Il cicloamatore ha bisogno di salire in sella, ma per il momento bisogna scendere a dei compromessi – spiega Piol – quindi, in questo periodo di convivenza con il Coronavirus, bisognerà per forza di cose limitare l’agonismo e studiare un’altra formula per le Granfondo. Noi di Formula Bici, insieme alle autorità, stiamo studiando un protocollo che possa essere rispettato da organizzatori e utenti. Bisogna fare in fretta perché ci sono molte manifestazioni tra settembre e ottobre.
Però credo che una volta terminata l’emergenza si possa tornare a vivere l’agonismo, anche perché esiste dappertutto. Se mi portate come esempio il Giro delle Fiandre, l’Amstel Gold Race o la Liegi-Bastogne-Liegi per amatori, è vero che lì non c’è la classifica, ma in Svizzera, Austria, Francia e Germania i cicloamatori sono agonisti. Se si va a fare l’Etape du Tour, per esempio, ci sono le classifiche. Di sicuro si potrebbero togliere le classifiche per categorie, questo sì, per evitare il sottobosco di pseudo campioni che vanno alle gare per andare a prendere la coppetta per il secondo o terzo posto di categoria. Senza categorie hai risolto tre quarti del problema”.
La Sportful Dolomiti Race è una di quelle manifestazioni che non si svolgerà in questo 2020, anno caratterizzato dal Coronavirus: “E’ stata una scelta molto sofferta, ma credo sia quella più giusta. Rimandare in autunno è un tentativo che è stato fatto da alcune manifestazioni, tra le quali anche la Granfondo Segafredo di Asolo, sempre da me organizzata, ma parliamo di un evento molto più piccolo”.