La maglia, di un arancione folgorante, è ormai iconica. Negli ultimi la CCC si è fatta spazio nel panorama mondiale, fino ad approdare nel World Tour e ad ingaggiare un corridore come Greg Van Avermaet, oro olimpico in carica nella gara in linea di ciclismo su strada. Nel 2020, però, la formazione polacca punta ad un ulteriore salto di qualità con nuovi volti a difenderne i colori.
A partire da Matteo Trentin. Uscito da un’esperienza non del tutto positiva con la Mitchelton-Scott (sono mancati i grandi risultati nella Classiche), l’azzurro ha chiuso la stagione 2019 con la più grande delusione della carriera. Un argento mondiale che fa ancora male, ma che deve essere lasciato alle spalle, carpendone solo le note positive, ovvero quelle di un corridore che può e deve correre alla pari dei big mondiali giocandosi le proprie carte. In ottica 2020, Trentin sarò co-capitano con Van Avermaet nelle corse più adatte alle sue caratteristiche. Un’occasione d’oro che arriva nell’età della piena maturità per emergere definitivamente nelle corse del Nord, nella speranza di riuscire finalmente a lasciare il segno (magari evitando sfortune varie) tra Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix.
Ma le novità non finiscono certo qui. Dopo un 2019 opaco, Ilnur Zakarin punta a rifarsi in un ambiente nuovo, per tornare ad essere il corridore che nel 2017 è stato in grado di salire sul podio alla Vuelta a España dietro due fuoriclasse come Chris Froome e Vincenzo NIbali. Ha il potenziale, forse non alpha ancor espresso a pieno. Ma è solido e sa farsi valere sulle tre settimane. Il suo inserimento potrebbe giovare anche Jan Hirt, altro nome che non ha mai espresso tutto il proprio potenziale dopo alcune buone prestazioni soprattutto nel 2017. Insieme possono rappresentare una bella gatta da pelare nei grandi giri e non solo. Nel 2020, possono rappresentare una scommessa interessante.
Fermandoci un attimo tra gli scalatori, e tornando agli italiani, ecco Fausto Masnada. La vittoria di tappa al Giro d’Italia l’ha lanciato nel World Tour, dove potrà farsi vedere con continuità nelle gare più importanti in campo internazionale. Dopo tre stagioni all’Androni, dove è cresciuto sostenuto dall’ambiente, è tempo per il grande salto. Rimangono in squadra anche Alessandro De Marchi, pedalatore con pochi eguali in gruppo, e Jakub Mareczko: per quanto giovane, il velocista azzurra deve dare risposte sostanziose dopo una stagione da tre podi e zero vittorie.
Articolo a cura di Gianluca Santo per InBici Magazine